In caso di sconfitta alle Regionali il Governo deve riflettere
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Direttore: Alessandro Plateroti

Regionali, in caso di sconfitta il Governo deve riflettere. L’Italia deve ricostruirla chi ha la fiducia degli italiani

Giuseppe Conte

Le elezioni Regionali potrebbero avere effetti sulla durata o almeno sulla stabilità del Governo.

Inutile negare che l’Election Day, in particolare le elezioni Regionali 2020 avranno conseguenze sulla stabilità del governo. Potrebbe mandarlo e proiettarlo fino alla fine del mandato o potrebbe costringerlo a una seria riflessione, in caso di sconfitta.

La posta in palio

Da Conte a Zingaretti tutti si giocano una posta importante in queste elezioni Regionali. Ci sono sul piatto strategie, alleanze, progetti. Soprattutto c’è da vincere uno scontro diretto con la coalizione di Centrodestra alla quale bisogna riconoscere il merito di presentarsi sempre compatta alle urne. Non mancano evidentemente i motivi di tensione e le differenze di vedute, ma siamo di fronte a una vera e propria coalizione. Una risorsa che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte non può vantare.

Le elezioni Regionali possono diventare un avviso di sfratto per il governo Conte

La fortuna del Presidente del Consiglio Conte è quella di non essere propriamente un leader politico. Di fatto – bluffando – può dire di non perdere e di non vincere mai. In effetti perde e vince insieme con i partiti che sostengono il governo. E per questo motivo, con ogni probabilità, ogni volta torna a domandarsi come mai in occasione delle elezioni regionali partiti della maggioranza si danno battaglia invece che unirsi in un fronte compatto in grado di contrastare il Centrodestra.

Quindi, chiarito che anche il premier Conte è in ballo in questa due giorni di consultazione elettorale, non possiamo non fare un passaggio successivo. In un paese in cui da tempo si vota un governo, le elezioni Regionali rappresentano una fotografia sugli umori della popolazione. E trovare un penisola colorata di blu, quindi formata in prevalenza da Regioni guidate dal Centrodestra, e avere un governo giallorosso sarebbe quantomeno paradossale. Avere un governo che non rispecchia l’orientamento della maggioranza della popolazione sarebbe il paradosso della democrazia.

Giuseppe Conte
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Tradotto, nel caso in cui la tornata elettorale si chiudesse con una disfatta per il fronte governativo da Palazzo Chigi dovrebbe partire una seria riflessione inviata ai leader delle forze politiche che lo sostengono.

E non ci sono dubbi sul fatto che un ribaltone a Palazzo Chigi in questo momento sia sconveniente. Sarebbe folle perdere tempo proprio nel momento in cui il Paese deve correre per assicurarsi e investire i soldi del Recovery fund. Ma forse sarebbe ancora più folle se ad affrontare questa sfida fosse un governo non rappresentativo della maggioranza degli elettori italiani.

Ovviamente vale anche il discorso contrario…

Evidentemente vale anche il contrario. Nel caso in cui il Centrodestra dovesse uscire sconfitto da questa consultazione elettorale, allora sarebbe chiamato a uno sforzo in più sulla via della collaborazione con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e con il governo giallorosso. Evitando di ostacolare il percorso verso la ripresa.

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ultimo aggiornamento: 21 Settembre 2020 9:37

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