Le prossime elezioni regionali mettono di nuovo a repentaglio la sopravvivenza del governo, costretto a una campagna elettorale senza fine.
Superata la prova Emilia Romagna, il governo deve fare i conti con le prossime elezioni regionali che costringono i partiti di maggioranza a una campagna elettorale permanente nel tentativo di respingere gli assalti della Lega. I riflettori sono puntati sulla Toscana, che potrebbe diventare il nuovo emblema della scontro politico.
Nei prossimi mesi, tra maggio e giugno, saranno sei le Regioni chiamate al voto: Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Il governo ha resistito all’assalto emiliano guidato da Salvini, ma nel caso dovesse essere sconfitto nelle prossime consultazioni elettorali potrebbe ritrovarsi in condizioni critiche.
Elezioni regionali 2020, nuova sfida della Lega al governo
E le premesse per le forze di maggioranza non sono propriamente positive. In Veneto la vittoria di Zaia probabilmente non è neanche quotata. Il governatore ha convinto nella storia recente e va verso una facile riconferma. Lo stesso discorso vale per la Liguria. Toti probabilmente scenderà in campo per la riconferma e non dovrebbe avere vita particolarmente difficile. Nelle Marche le sorti dello scontro sono incerte. Centrodestra e Centrosinistra non hanno una storia particolarmente radicata e almeno per il momento non hanno pezzi grossi da far correre.
In Puglia la situazione è ancora caotica. Emiliano va a caccia della riconferma spalleggiato anche dal Movimento 5 Stelle. Resta da capire che posizione assumerà il Partito democratico, costretto a fare i conti anche con Renzi, che continua a caldeggiare il nome di Bellanova. Per il Centrodestra l’asso nella manica è Fitto di Fratelli d’Italia, secondo alcuni il grande favorito.
Se la Toscana diventa la nuova Emilia Romagna
La Toscana è invece la regione potenzialmente forte del Centrosinistra. Per difendere la seconda roccaforte rossa d’Italia il Partito democratico e Italia Viva dovrebbero puntare insieme su Eugenio Giani. Il Centrodestra, almeno per il momento, non ha un uomo forte da contrapporre, ma di certo Matteo Salvini vorrà tentare una nuova impresa dopo quella fallita in Emilia Romagna. Ed ecco perché la luce dei riflettori è puntata sulle elezioni regionali in terra toscana.
In Campania una lotta all’ultimo voto (forse)
Altra terra di sfida è la Campania di De Luca. Il nome del governatore non piace al Movimento 5 Stelle ma rappresenta senza ombra di dubbio la miglior scelta possibile per quanto riguarda il Centrosinistra. Qui l’incognita potrebbe essere De Magistris, mentre la sensazione è che la sfida campana la voglia affrontare Matteo Salvini con la sua Lega.
Elezioni regionali 2020, le forze politiche riordinano le idee
Al momento siamo nelle fasi embrionali dello scontro, quello della pianificazione. Il Partito democratico spera che il Movimento 5 Stelle accetti la proposta di una larga alleanza, mentre le forze della coalizione di Centrodestra trattano a ritmi serrati per arrivare ai nomi dei candidati da proporre. O meglio, la situazione nel Centrodestra è decisamente più complessa in quanto Matteo Salvini ha deciso di ridiscutere anche i patti già concordati. Una scelta che non ha fatto piacere a Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.