La vicepresidente della regione Emilia-Romagna Elly Schlein è sotto i riflettori, fa campagna elettorale in dieci giorni.
La giovane candidata sta lavorando per riconquistare la fiducia della sinistra italiana, mentre spera di toccare il 40% degli elettori che domenica 25 andranno a votare. “Combattere fino all’ultimo giorno” è il suo motto. L’ex eurodeputata è diventata popolare nel 2020 quando il suo piccolo partito Coraggiosa (Courageous), ha svolto un ruolo fondamentale per impedire all’estrema destra di vincere in Emilia-Romagna.
37 anni, la Schlein, italo-americana, è stata nominata vicepresidente della regione e in queste elezioni è candidata come indipendente nella lista dell’Italia progressista del Partito Democratico. In Italia viene spesso paragonata alla deputata americana di New York Alexandria Ocasio-Cortez, per quel che riguarda le questioni di giustizia sociale.
Una sinistra frammentata
In un paese in cui una destra unita che discende dal neofascismo e che comprende la Lega di estrema destra, Fratelli d’Italia e Forza Italia, si scontra con un sinistra ormai frammentata che ha perso molti sostenitori e che è spesso accusata del successo della destra.
Schelin lasciò il PD nel 2015 a causa di una frustrazione di base per la direzione che il partito stava prendendo. Rientra oggi in corsa sulla scena elettorale e afferma: “Stiamo cercando di parlare con il 40% degli elettori indecisi, poiché la maggior parte di loro non ha ancora deciso se e per chi voteranno il 25 settembre“.
Vuole riconquistare la fiducia, è un passo difficile questo perché molti elettori adesso fanno fatica a scegliere, questo perché non si sentono rappresentati. Dice di capirlo molto bene la Schein perché come spiega, “anche io mi sentivo così“.
Enrico Letta si è arruolato con Schlein per ravvivare la sua campagna elettorale e far risaltare la sinistra. Nonostante il PD fosse solo pochi punti dietro fratelli d’Italia negli ultimi sondaggi pre-elettorali, ha lottato per formare un’alleanza abbastanza forte. Letta ha inoltre escluso una coalizione con il M5S, con cui il PD ha in ogni caso molte idee comuni.