Covid, l’Ema ha annunciato di aver avviato la valutazione del vaccino russo Sputnk V. È sicuro? Ed è efficace contro il coronavirus?
L’Ema ha avviato la valutazione sul vaccino russo contro il Covid, lo Sputnik V. Dopo settimane di polemiche e dopo diversi appelli, l’agenzia europea ha deciso di prendere in considerazione anche il vaccino russo, presentato da Vladimir Putin già la scorsa estate.
Covid, l’Ema ha avviato la valutazione del vaccino russo Sputnik V
Con una nota condivisa sui propri canali ufficiali, l’Ema ha reso noto di aver avviato la valutazione dello Sputnik V, il vaccino russo contro il Covid. I vaccino russo è distribuito e somministrato, stando ai dati di inizio marzo, in ben trentanove Paesi. Gli studi condotti fino a questo momento sembrano confermare il buon funzionamento del farmaco, che garantisce una buona difesa immunitaria in tutti i gruppo di età testati in fase di sperimentazione. Ora, per quanto riguarda il via libera in Europa, la palla passa all’Ema.
Il vaccino è efficace? Ed è sicuro?
I dati a disposizione confermano l’efficacia del vaccino russo, ma gli esperti hanno evidenziato come intorno al prodotto ci siano ancora diverse zone d’ombra da chiarire prima di poter procedere con l’approvazione anche in Europa. Uno dei dubbi riguarda la fase di sperimentazione dello Sputnik, somministrato ad un numero ridotto di persone.
La questione politica
L’approvazione dello Sputnik V è diventata anche un caso politico. Da Salvini a Berlusconi passando per Bonaccini, sono tanti i politici italiani che chiedono l’approvazione del vaccino, che potrebbe contribuire a rilanciare la campagna di vaccinazione che in Italia procede drammaticamente a rilento.
Vaccini, colloqui telefonico tra Draghi e Ursula von der Leyen
Proprio dei vaccini hanno parlato il premier italiano Mario Draghi e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in occasione di una telefonata intercorsa nella giornata del 3 marzo. Il Presidente del Consiglio e la numero uno della Commissione Ue hanno concordato che la risposta sanitaria europea alla crisi deve essere più rapida ed efficace, proprio a partire dai vaccini.