La legale di Alessia Pifferi ha reso noti i risultati dell’autopsia svolta sul corpicino della piccola Diana.
Continuano le indagini sulla morte di Diana, la piccola di 18 mesi morta di stenti dopo essere stata abbondata in casa dalla madre per una settimana. Alessia Pifferi sta tutt’ora scontando la sua pena carceraria. “Diana è morta forse per disidratazione”. Lo ha affermato Solange Marchignoli, la legale di Alessia Pifferi.
Sono emersi i risultati dell’autopsia svolta sul corpicino della piccola Diana. In un primo momento gli inquirenti avevano supposto che Diana fosse vittima di violenze sessuali messe in atto dal compagno di Alessia Pifferi. Ad avvalorare questa tesi i messaggi nel telefono di lei con l’uomo, in cui lui chiedeva di poter “baciare anche lei”.
In seguito ai risultati dell’autopsia, però, la legale della donna ha spiegato che sul corpo della bimba non ci sarebbero segni di violenza sessuale. Solange Marchignoli, avvocato di Alessia Pifferi, mentre era ospite a Ore 14 ha parlato del caso della piccola Diana.
“Non è ancora stato depositato l’esito dell’autopsia, mancano gli allegati. Ne abbiamo fatto richiesta e abbiamo avuto una lunga chiacchierata informale con il pubblico ministero che ci ha anticipato che l’autopsia non dà conclusioni in merito all’esito della morte, ma che propone un lungo discorso che volge verso l’ipotesi della disidratazione”, dice.
La piccola sarebbe morta di fame e di sete
Si torna quindi alla supposizione iniziale, secondo cui la piccola Diana sarebbe morta di stenti, dopo essere stata abbondata dalla madre che per quel fine settimana si era trasferita a casa del compagno. Il racconto della legale prosegue: “È uscita alle 18.00 del giovedì, poi il lunedì è tornata a Milano ma non ha fatto subito rientro a casa. Non le ho chiesto perché non lo ha fatto, ne sta parlando con gli psicologi del carcere, che hanno con lei dei colloqui sempre più consapevoli ed efficaci. Io sono convinta che pensasse di poterla trovare viva. È mancato il rapporto causa effetto. Non ha ancora interiorizzato la gravità dei fatti, non ha percepito dolore. È molto sedata”.