Nel prossimo trimestre rischiamo un rincaro delle bollette del 100%.
L’Arera, l’autorità per l’energia italiana, lancia l’allarme per il prossimo ottobre in cui rischiamo “incrementi superiori al 100%”. L’autorità ha inviato al governo e al Parlamento una segnalazione in cui scrive: “In relazione alle criticità legate agli elevati prezzi del gas naturale è atteso un incremento delle bollette per le famiglie, stimabile di oltre il 100% rispetto al trimestre in corso”. Se i livelli di quotazione degli ultimi giorni rimanessero invariati avremo un ulteriore aumento delle tariffe.
L’allarme dell’agenzia per l’energia invita a fare interventi immediati a causa della situazione del gas. Questa emergenza “rende necessari interventi straordinari, che dovrebbero accompagnarsi ad interventi nel mercato nazionale ed europeo del gas naturale, finalizzati al riequilibrio della domanda e dell’offerta, contenimento dei prezzi e relativi all’assetto del sistema” allarma l’autority.
La crisi dell’energia può portare ad ulteriori aumenti
Secondo l’Autorità, le cause sono dovute alla guerra e alla crisi internazionale del gas che hanno determinato “Forti criticità per il sistema nazionale in relazione alla situazione di crisi dei sistemi energetici, legata ai prezzi estremamente elevati raggiunti sui mercati all’ingrosso, in particolare negli ultimi giorni, per effetto dell’ormai conclamato uso del gas quale strumento di pressione sulle economie europee”. Così si legge nella lettera inviata a governo e Parlamento.
Le esigenze di approvvigionamento dell’Unione europea restano anche durante i mesi estivi in cui è necessario lo stoccaggio per l’inverno comportando una “Difficoltà per gli esercenti la vendita, a reperire sui mercati all’ingrosso i volumi necessari per soddisfare la domanda, inclusa quella per uso domestico e per molti clienti finali”. I problemi di reperimento della materia prima si tradurranno in un aumento del gas facendo aumentare i prezzi.
Di conseguenza i venditori potrebbero non essere in grado di fornire la materia prima e creare un effetto domino per un “aumento dei costi, da socializzare a carico della generalità dei clienti finali, per effetto delle risoluzioni dei contratti di bilanciamento o di distribuzione degli operatori, oppure dell’aumento della morosità dei clienti finali”.