Mariupol è caduta: lo annuncia l'esercito russo
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mariupol è caduta: lo annuncia l’esercito russo

bombardamenti guerra ucraina

Arriva dall’esercito russo l’annuncio che Mariupol sarebbe caduta dopo una strenua ed eroica resistenza.

La città simbolo di questa strage di civili Mariupol sarebbe caduta sotto il controllo russo dopo un logoramento durato un mese. La città è completamente distrutta da settimane ormai. Dopo un mese di intensivi bombardamenti sarebbe crollata sotto l’esercito russo.

A proclamare la vittoria sono state le forze filorusse indipendenti della repubblica di Donetsk che hanno assediato la città sul Mar D’Azov. L’esercito di Putin si era riposizionato e aveva concentrato le sue forze proprio lì nel sud-est per porre fine alla resistenza di Mariupol. L’obiettivo del Cremlino è proprio quello di assicurarsi quella regione e la città che collega così le zone conquistate del Donbass alla Crimea.

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Sembra che Putin stia realmente procedendo verso la divisione dell’Ucraina conquistando il sud-est e lasciando il resto dell’Ucraina libera di entrare nell’Ue a patto che non si armi. Ora che i separatisti hanno dichiarato di aver preso il pieno controllo di Mariupol, l’offensiva sembra conclusa in quella zona poiché Mariupol era rimasta l’unica roccaforte ancora ucraina.

Finisce l’eroica resistenza

L’agenzia di stampa governativa russa Tass cita “il vice ministro dell’Informazione” dell’autoproclamata Repubblica, Daniil Beznosov. “Su Mariupol la pulizia della città continua, il centro è già sotto il nostro pieno controllo”. Per pulizia etnica intendono i civili che stanno subendo perdite atroci da circa un mese, seppellendo i morti in fosse comuni. Più volte l’esercito russo si è macchiato di crimini contro i civili lanciando missili e bombardando i corridoi umanitari o siti in cui palesemente si trovavano persone e addirittura bambini come il caso dell’ospedale e quello del teatro.

Guerra Ucraina
Guerra Ucraina

Il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko aveva dichiarato che tutti i civili dovevano essere evacuati per salvarli dalla “catastrofe umanitaria” in corso. Secondo Boichenko, ci sono ancora 160 mila civili intrappolati a Mariupol. Le condizioni in cui i cittadini di Mariupol stanno vivendo sono disumane e allo stremo. Non ci sono medicine né cibo e beni di prima necessità anche a causa del boicottaggio dell’esercito russo che non fa arrivare i beni all’interno della città. Da più di due settimane la popolazione vive senza riscaldamento e senza elettricità. Le condizioni igieniche sono scarse e l’esposizione a malattie è sempre più alta.

Il sindaco ha dichiarato inoltre che le truppe russe si sarebbero rifiutate di offrire una via d’uscita sicura ad oltre venti autobus per l’evacuazione dei civili. Ma davanti a queste evidenze circolate anche attraverso la voce di due giornalisti del Associated Press, Mosca continua la sua propaganda. Il Cremlino nega che a commettere questi atti disumani sia stato l’esercito russo ma anzi accusa le milizie nazionaliste ucraine di tenere in ostaggio i cittadini per usarli come scudi umani.

La resa però non è nei programmi per Mariupol e i suoi cittadini. Il sindaco smentisce la caduta di Mariupol e annuncia che “le forze ucraine continuano a resistere nella misura delle loro capacità difensive. Si tratta di una difesa eroica ma la bandiera ucraina sventola sempre su Mariupol”. Ma nonostante ciò sembra che a breve la capitolazione arriverà anche secondo gli esperti inglesi che parlano di “caduta imminente” per la stanchezza e la mancanza d munizioni.

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ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2022 14:49

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