FIAT Topolino: la prima '500' del Lingotto
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Direttore: Alessandro Plateroti

FIAT Topolino: la prima ‘500’ del Lingotto

Fiat Topolino

Modello storico della casa torinese, la 500 ‘Topolino’ venne prodotta tra il 1936 ed il 1955 in varie versioni.

La 500 è probabilmente il modello di auto più famoso mai prodotto dalla FIAT. Grazie alla nuova generazione (la quarta in assoluto), quella lanciata sul mercato nel 2007, il nome della più celebre utilitaria mai creata dal Lingotto è tornato in auge, grazie anche a declinazioni sempre più versatili (basti pensare alle varianti crossover e SUV). Non tutti sanno, però, che la prima serie di 500 non è quella di fine anni Cinquanta, associata al boom economico del decennio seguente. La ‘madre’ di tutte le Cinquecento FIAT è la ‘Topolino‘, una berlinetta nata negli anni Trenta, la prima vettura di serie della Casa torinese a recare la denominazione ‘500’.

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Scheda tecnica FIAT Topolino

Con la 500 si inaugura una nuova era per la FIAT: la ‘Topolino’, infatti, è la prima vettura del Lingotto priva di strutture in legno per il sostegno della carrozzeria; quest’ultima è in lamiera stampata ripiegata su sé stessa, così da creare una struttura di supporto più durevole ed affidabile. Dal punto di vista tecnico, il progettista Dante Giacosa introdusse una serie di accorgimenti per rendere la vettura compatta ed economica: il telaio costituito da due travi a V e le valvole laterali per ridurre l’altezza del motore (posizionato a sbalzo davanti alla balestra della sospensione anteriore); la posizione del radiatore e l’alimentazione a gravità consentirono di risparmiare le pompe dell’acqua e della benzina.

La FIAT Topolino A era una berlinetta dalle dimensioni contenute: lunga 3215 mm, larga 1275 mm e alta 1377 mm, aveva un interasse che misurava 2 metri esatti, era omologata per due posti (almeno la prima serie prodotta dal 1936 in poi) ed aveva un peso di 535 kg.

Il motore era un monoblocco a quattro cilindri in linea a corsa lunga da 569 cc di cilindrata. Coadiuvato da un carburatore Solex 22HD, il propulsore era in grado di sviluppare una potenza massima pari a 13 CV ad un regime di 4.000 giri e una coppia motore di 32.4 Nm a 2.500 giri. Veniva abbinato ad una trasmissione manuale a quattro marce (più retromarcia) ed era in grado di spingere la vettura ad una velocità massima di 85 km/h (su strada piana).

Le altre specifiche tecniche erano le seguenti:

  • Frizione monodisco a secco;
  • Trasmissione ad albero cardanico;
  • Accensione a batteria con distributore Marelli;
  • Sistema frenante con freno a pedale idraulico sulle quattro ruote e freno a mano a nastro;
  • Ruote da 15 pollici.

La seconda serie della Topolino, la 500 B, venne lanciata sul mercato nel 1948; le modifiche più significative riguardarono la meccanica dell’auto. Il motore conservò l’architettura a 4 cilindri in linea ma grazie ad una serie di accorgimenti, aumentò la potenza massima (oltre 16 CV) erogata allo stesso regime massimo (4.000 giri al minuto). Il propulsore – costruito con una nuova testata in ghisa – era caratterizzato anche da un nuovo carburatore (un Weber) e dalla distribuzione con valvole in testa (anziché laterali) comandate con un sistema di aste e bilancieri. Il sistema frenante, l’accensione e la lubrificazione, invece, restarono le stesse della prima generazione. Grazie alla maggiore potenza, la FIAT 500 B era in grado di raggiungere una velocità massima superiore alla versione precedente, ovvero 95 km/h.

La terza serie della ‘Topolino’, ossia la FIAT 500 C, comportò un restyling significativo della carrozzeria mentre le specifiche tecniche restarono pressoché inalterate. La principale innovazione tecnica fu l’adozione della testata del motore in alluminio che sostituì quella in ghisa della 500 ‘B’.

Fiat Topolino
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/fiat-topolino-500-bambinoo-verde-2261578/

I prezzi della FIAT 500 Topolino

Pur essendo un modello particolarmente ‘datato’, la 500 Topolino riscuote ancora un certo successo presso gli appassionati ed i collezionisti. Un modello restaurato e riportato in condizioni prossime al nuovo di una FIAT Topolino usata può costare dai 7.500 ai 15.000 euro. Le versioni più rare – modelli convertibili o delle prime due serie – sono quelle che costano di più.

Al momento del lancio sul mercato, i prezzi di listino erano i seguenti:

  • FIAT 500 A (1936): 8.900 lire;
  • FIAT 500 B (1948 – 49): 600.000 lire;
  • FIAT 500 C (1949 – 1955): 600.000 lire.

Le versioni estere della ‘Topolino’

Il successo della prima 500 griffata FIAT varcò i confini nazionali, tant’è che esistono diverse versioni ‘locali’ prodotti da Case automobilistiche straniere all’epoca filiali del marchio torinese.

In Francia, ad esempio, la SIMCA derivò ben due modelli dalla prima generazione della Cinquecento (la SIMCA 5 e la SIMCA 6). Anche in Austria e Germania vennero assemblate versioni ‘locali’ della Topolino grazie, rispettivamente, alle Steyr-Daimler-Puch AG ed alla NSU-FIAT Neckar. La 500 venne prodotta anche dalle filiali che operavano in Polonia e in India.

La storia della Topolino: dal ‘Progetto Zero A’ alla 500 del ’36

La genesi della 500 Topolino risale agli inizi degli anni Trenta. Già nel 1930 Benito Mussolini ordina alla FIAT di progettare un modello di auto compatta ed economica per favorire la ‘motorizzazione’ del Paese. A seguito di un test andato male su di un prototipo a trazione anteriore elaborato da Oreste Lardone (1931), l’ingegner Antonio Fessia affida il progetto al giovane Dante Giacosa della sezione Motori Avio, con il quale aveva già collaborato durante il processo di progettazione della FIAT 508 Balilla.

Nell’ottobre del 1934, dopo aver ottenuto le autorizzazioni necessarie, il prototipo di Giacosa viene sottoposto ad una serie di test su strada (con tanto di prove su sterrato per mettere alla prova le sospensioni). Due anni dopo, dal progetto Zero A nasce la ‘FIAT 500‘, nome ufficiale della vettura al momento del lancio avvenuto il 15 giugno del 1936. Il modello viene premiato da immediato successo, che va di pari passo con la diffusione del soprannome ‘Topolino‘; benché quest’ultimo non corrisponda alla denominazione ufficiale (di nessuna versione o allestimento), si impose quasi subito sia tra il pubblico che tra gli addetti ai lavori, per via della somiglianza del prospetto anteriore con il personaggio creato da Walt Disney, che conobbe pari successo nel medesimo periodo, in Italia e in Europa.

Nel 1938, per realizzare una versione furgonata della Topolino, venne apportata una modifica al telaio, di fatti riportato indietro di un decennio (500 B a ‘balestra intera‘) con un aumento di peso (circa 30 kg) piuttosto significativo (in negativo) per un motore da 13 CV. Infine, dal 1946 in poi, venne prodotta una versione ‘familiare’, denominata Giardinetta – anche in variante ‘Belvedere’ – caratterizzata dagli inserti in legno ad impreziosire le fiancate delle portiere; si trattò, di fatti, della prima ‘station wagon’ al mondo.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/fiat-topolino-500-bambinoo-verde-2261578/

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ultimo aggiornamento: 24 Marzo 2020 8:48

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