Fiorello torna su Rai Radio2 con una gag su una finta raccomandazione di Giorgia Meloni: il siparietto e l’annuncio.
Archiviato il misterioso cerotto che aveva destato preoccupazione, nella giornata di oggi, Fiorello ha fatto un’irruzione a sorpresa negli studi Rai di via Asiago. Lo showman siciliano è comparso in diretta durante il programma Social Club, segnando così l’inizio della sua nuova avventura radiofonica Radio2 Radio show la pennicanza, affiancato da Fabrizio Biggio. A catalizzare l’attenzione, però, è stato un siparietto satirico in cui Fiorello ha scherzato sulla presunta “raccomandazione” ricevuta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il blitz in diretta di Fiorello e l’annuncio
Fiorello è entrato dalla porta posteriore della sede di Rai Radio a via Asiago, sorprendendo conduttori, tecnici e ascoltatori con un’irruzione inaspettata durante la diretta di Social Club con Luca Barbarossa ed Ema Stokholma.
“Mi ha cercato nessuno?“, ha esordito in diretta, come riportato da Libero Quotidiano. Dopo aver salutato la direttrice Simona Sala e lo staff tecnico, si è accennato al motivo della visita: un nuovo programma in costruzione.
Nonostante la trasmissione vera e propria parta ufficialmente il giorno successivo, il duo Fiorello-Biggio ha già cominciato a sperimentare con l’improvvisazione, includendo un intervento telefonico di Jovanotti, autore della sigla. Il titolo del nuovo show: “Radio2 Radio show la pennicanza“.
Il siparietto e la “raccomandazione” di Giorgia Meloni
Nel cuore della diretta improvvisata è arrivato il momento che ha scatenato reazioni e risate: una battuta e un audio con la voce imitata della premier Giorgia Meloni. Fiorello, rivolgendosi a Biggio, ha scherzato: “Sai perché ho tutto questo potere in Rai? Perché siamo raccomandati“.
Subito dopo ha mandato in onda un messaggio registrato con una finta voce della premier che dice: “Ciao Rosà so’ Giorgia, ti ho trovato un posticino a Radio2, te devi accontentà, soldi non ce ne sono per pagà a te e al collega tuo… fatte ‘na settimana de prova, poi se vede…“.