Foglio complementare: come leggere il vecchio Certificato di Proprietà
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Direttore: Alessandro Plateroti

Foglio complementare: come leggere il vecchio Certificato di Proprietà

Foglio Complementare

Da tempo sostituito dal CdP (cartaceo o digitale), il foglio complementare attesta la proprietà di un veicolo e raccoglie in ordine cronologico i passaggi da un proprietario all’altro.

Il foglio complementare è il documento che attesta la proprietà di un’autovettura o di un motoveicolo. Da tempo è stato sostituito dal certificato di proprietà che a sua volta, nel 2015, con la circolare n. 7641 dell’ACI, è stato rimpiazzato dal CdPD (Certificato di Proprietà Digitale). Ciò non toglie che il foglio complementare abbia ancora regolare corso di validità, dal momento che molti veicoli di vecchia generazione sono ancora immatricolati utilizzando questo documento.

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Il foglio complementare auto: cos’è e come si compila(va)

Il ‘foglio complementare alla carta di circolazione’ veniva rilasciato – come il nuovo certificato di proprietà – dalle unità territoriali dell’ACI – Pubblico Registro Automobilistico. Le informazioni riportate dai due documenti sono sostanzialmente le stesse ma seguono un’impostazione differente.

L’intestazione è quella dell’ACI (Automobile Club Italia) – PRA (Pubblico Registro Automobilistico); al di sotto di questa, è indicata la provincia all’interno della quale si trova l’unità che rilascia il documento. Nel primo spazio da compilare a mano bisognava indicare il tipo di veicolo (auto o moto) e specificarne il numero di targa. Dopo di che, andavano inseriti i dati anagrafici del proprietario (nome, cognome, luogo e data di nascita e luogo di residenza). Tra il quarto ed il quinto rigo venivano trascritti, nell’ordine, il prezzo del veicolo, la data in cui questi era stato iscritto al PRA e il numero del foglio (che coincide con la targa). Infine, la dicitura “costituisce parte integrante della carta di circolazione n.” era completata con il numero di targa.

Il resto del documento prevede due tabelle; ciascuna contiene due colonne. Quella di sinistra reca il ‘numero di ordine’ mentre in quella di destra trovano posto i ‘trasferimenti di proprietà ed altre trascrizioni’. In questi spazi, infatti, è possibile registrare a mano e in ordine cronologico tutti i trasferimenti di proprietà dell’auto o altre informazioni di particolare rilievo. In caso di vendita del mezzo, la trascrizione dell’atto di vendita deve riportare i dati anagrafici (nome, cognome, luogo e data di nascita) del soggetto a favore del quale si è conclusa la transizione di vendita, assieme al luogo di residenza e alla data in cui viene effettuata la stessa. Un’altra informazione che può essere trascritta sul foglio complementare è il trasferimento presso una nuova residenza.

Pertanto, tramite il vecchio foglio complementare, era possibile ricostruire uno storico della vettura. Ciò non è possibile con i moderni certificati di proprietà, dal momento che, quando avviene un passaggio, il vecchio documento viene ritirato e al nuovo proprietario ne viene rilasciato un altro.

In caso di smarrimento, era possibile richiedere – sempre presso gli uffici territoriali dell’ACI-PRA – un duplicato cartaceo del foglio complementare che si discostava dall’originale per la presenza dell’avvertenza in calce in cui l’ACI dichiarava di rilasciare una copia previa dichiarazione di smarrimento dell’originale da parte dell’intestatario del veicolo.

Il foglio complementare cessa di essere valido nel momento in cui viene sostituito dal certificato di proprietà. Quando avviene questa transizione, sul ‘foglio’ viene apposto un timbro con la data di emissione del CdP che coincide con il termine del corso di validità del documento preesistente.

Foglio Complementare
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/transaxle/5278232643

A cosa serve il foglio complementare

Pur non essendo particolarmente diffuso, il foglio complementare è comunque parte integrante della documentazione di un veicolo; per tanto è bene conservarlo con cura, soprattutto se non si provvede a sostituirlo con un certificato di proprietà.

Il motivo è semplice: fin quando è ancora valido, il foglio complementare è uno dei documenti da produrre quando si procede alla demolizione di un veicolo (auto, moto o rimorchio), intestato ad un soggetto privato, ad una persona giuridica oppure sottoposto ad una procedura fallimentare. Esso va consegnato in originale assieme alla carta di circolazione, ai documenti dell’intestatario (passaporto o carta di identità e codice fiscale) e una visura del veicolo al PRA. Nel caso in cui il veicolo sia privo di foglio complementare, il proprietario deve presentare una denuncia di smarrimento (in originale e timbrata) inoltrata presso un organo di polizia.

Foglio complementare certificato di proprietà differenze

Come detto, il vecchio ‘foglio’ raccoglieva in ordine cronologico i vari passaggi di proprietà mentre il nuovo CdP riporta gli estremi di identificazione solo dell’ultimo intestatario del veicolo. Per coloro i quali fossero interessati ad uno storico completo del proprio mezzo – in assenza di foglio complementare – è possibile reperire presso la banca dati dell’ACI un ‘Estratto Cronologico’ (ECGN).

Un’altra differenza sostanziale tra i due documenti è quella per cui il certificato di proprietà auto, sul retro, prevede una sezione predisposta alla formalizzazione del passaggio di proprietà. Prima, invece, era necessario produrre una documentazione separata, una scrittura privata che deve essere firmata dal venditore e dall’acquirente.

Passaggio di proprietà con foglio complementare

Per effettuare il passaggio di proprietà di un veicolo dotato soltanto di foglio complementare, le parti coinvolte devono produrre una scrittura privata ad integrazione della documentazione disponibile che va poi consegnata all’ACI. Tale scrittura rappresenta una dichiarazione di vendita unilaterale; per poter essere considerata valida deve contenere i dati anagrafici ed identificativi del venditore e del compratore, le informazioni principali inerenti il veicolo (marca, modello, numero di telaio, targa, cilindrata e tipo di alimentazione) e il prezzo di vendita concordato dai firmatari.

Foglio complementare perso o rubato: cosa fare

Come riporta il sito ufficiale ACI, in caso di furto o smarrimento (oppure di grave deterioramento), bisogna inoltrare richiesta di rilascio per un duplicato. Per le richieste presentate dopo il 5 ottobre 2015, la normativa prevede il rilascio di un certificato di proprietà digitale in luogo della preesistente attestazione in formato cartaceo.

La richiesta può essere inoltrata dall’intestatario del veicolo o da un altro soggetto munito di delega e copia di un documento di identità dell’intestatario. Per effettuare la procedura bisogna consegnare all’ACI la denuncia di furto o smarrimento, il foglio complementare o il CdP (in caso siano deteriorati), il modello NP3C in doppio originale, copia del documento del soggetto cui è intestato il mezzo e le ricevute dei pagamenti da effettuare (13.00 euro di emolumenti ACI e un’imposta di bollo da 48.00 euro, ai quali si aggiungono i costi di intermediazione se ci si rivolge ad un’agenzia di pratiche auto).

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/fiat-500-oldtimer-nostalgia-fiat-1118860/

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/transaxle/5278232643

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ultimo aggiornamento: 12 Novembre 2018 13:03

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