Il primo ‘facelift’ della celebre muscle car della Ford venne consacrata da una celebre scena del fil del 1968 con Steve McQueen.
Tra le tante auto prodotte in America nel corso del Ventesimo secolo, poche hanno conosciuto la fama e la notorietà della Ford Mustang. La muscle car compatta della Casa di Detroit nasce nella prima metà degli anni Sessanta per poi rinnovarsi fino alla sesta generazione, lanciata sul mercato nel 2015. Caratterizzata da un iconico cavallo stilizzato che campeggia sulla griglia anteriore, la Mustang si è imposta nell’immaginario collettivo anche grazie ad alcune ‘apparizioni’ cinematografiche in pellicole celebri quali ‘Bullit‘ con Steve McQueen.
In quest’ultimo compare una Mustang 67 (ovvero una model year 1967), guidata da McQueen, protagonista di una memorabile scena di inseguimento con protagonista anche una Dodge Charger. La Ford Mustang del 1967 rappresenta non solo un modello iconico di per sé, ma anche il primo restyling significativo subito dalla piccola muscle car della Casa dell’Ovale Blu (dopo il debutto nel 1964), caratterizzato anche dall’introduzione di motorizzazioni decisamente più potenti.
Scheda tecnica Ford Mustang 67
La Mustang model year 1967 fu prodotta dall’agosto del 1966 all’agosto del 1968. Per via degli ingombri (4.66 metri di lunghezza, 1.80 metri di larghezza e 1.3 metri di altezza), risultava leggermente più grande rispetto alla versione originaria: le dimensioni ampliate, infatti, rappresentavano uno degli elementi più significativi del restyling messo in atto su questa seconda versione della prima serie della Ford Mustang.
Le ragioni non erano solo estetiche ma anche tecniche, poiché era necessario avere spazio a sufficienza per montare i motori Bigblock V8 Windsor, FE e Cobra Jet. Nel complesso, la ‘nuova’ Mustang non solo era un po’ più lunga, larga e alta, ma presentava un abitacolo più capiente e offriva una maggiore capacità di carico.
Dal punto di vista estetico, né il frontale né il posteriore cambiano in maniera rilevante. Le novità più significative sono le luci posteriori quadrate e gli inserti laterali cromati (sui modelli del 1968); ciascun allestimento conservò gli elementi distintivi; in particolare, la calandra con il profilo cromato perde – sia nelle versioni base che in quelle GT del 1968 – il doppio listello cromato che collega il simbolo del ‘mustang’ alla cornice (mentre restano i fanali ausiliari tipici degli allestimenti Gran Turismo).
Per quanto riguarda la carrozzeria, le Mustang del ’67 vennero prodotte in versione ‘Fastback‘ (coupé), convertibile, Shelby e GT (con doppia presa d’aria sul cofano anteriore e doppio fanale esagonale all’anteriore).
Anche gli interni vennero investiti da un discreta rivisitazione: il volante deluxe divenne un optional, ordinabile anche per gli allestimenti con interni standard mentre le cinture di sicurezza divennero un accessorio di serie nei modelli prodotti a partire dal gennaio del 1968. Naturalmente, l’aggiornamento dell’abitacolo riguardò anche l’impianto stereo che, assieme alle casse, venne aggiornato con la più recente tecnologia; nei modelli con carrozzeria coupé, i sedili posteriori erano abbattibili.
Buona parte della meccanica venne mutuata da altri modelli Ford già in produzione in quegli anni: dalla Falcon e dalla Fairlane vennero derivati sia lo schema delle sospensioni indipendenti all’anteriore (mentre al posteriore vennero montate sospensioni di tipo Hotchkiss, con assale montato direttamente sulle molle); per l’impianto frenante, vennero scelti i freni a tamburo già montanti sulla Ford Falcon (con diametro maggiore per i modelli spinti dai motori V8).
Le motorizzazioni
Rispetto alla versione d’esordio, la Mustang del 1967 segna, oltre ad un significativo restyling estetico, anche l’introduzione di motori particolarmente potenti e di grossa cilindrata. Sono in tutto cinque le motorizzazioni Mustang 67; di queste, solo due sono ereditate dalla prima generazione:
- un 6 cilindri in linea Thriftpower da 3.3 litri, in grado di sviluppare una potenza massima di circa 121 CV a 4.400 giri e una coppia motore pari a 258 Nm; nel 1968 venne introdotta anche una taratura meno potente (116 CV circa) del medesimo propulsore;
- un V8 Windsor da 4.7 litri, declinato in due tagli di potenza. Il primo è da 228 CV a 4.800 giri, il secondo da 275 CV a 6.000 giri (motore Windsor HiPo).
Sulla Mustang model year 1967 debuttano, invece, le seguenti motorizzazioni:
- un V8 Windsor da 4.9 litri disponibile in due versioni: una in grado di sviluppare 213 CV a 4.600 giri (e 407 Nm di coppia), l’altra da 233 CV (a 4.800 giri) e 310 Nm di coppia;
- un V8 FE da 6.4 litri (a due e quattro carburatori, mutuato dalla Ford Thunderbird) proposto, tra il 1967 ed il 1969, in tre diverse varianti di potenza: 274 CV, 324 CV e 330 CV;
- un V8 Cobra Jet da 7.0 litri; si tratta della motorizzazione più potente con la quale la model year del ’67 sia mai stata equipaggiata, grazie ai 340 CV di potenza e i 597 Nm di coppia motrice (anch’esso ‘preso in prestito’ dalla Thunderbird, venne limitato rispetto alla potenza originaria di 410 CV). Le Mustang con questo motore erano drag racer acquistabili solo su ordinazione.
Le opzioni per la trasmissione erano tre: due cambi manuali (a tre e quattro rapporti) e uno automatico a quattro marce.
I prezzi per una Ford Mustang 67 usata
Non è facile dire con precisione quanto costa una Mustang del 67 di seconda mano. Come ogni modello di auto usata, il prezzo dipende dalle condizioni in cui si trova la vettura, dall’anno di costruzione o prima immatricolazione, dagli eventuali interventi di restauro e dal chilometraggio. Nel caso delle Mustang, il tipo di versione (coupé, cabrio, o GT) rappresenta un’ulteriore variante.
Ad ogni modo, per appassionati, collezionisti e cultori delle muscle car e delle pony car americane, non mancano le occasioni provenienti anche dal mercato italiano ed europeo. I prezzi, però, non sono per tutte le tasche: un modello risalente al 1967 o al 1968 può costare tra i 20.000 ed 60.000 euro benché alcuni esemplari con chilometraggio ridotto o carrozzeria speciale (come ad esempio le GT convertibili) possono costare anche decine di migliaia di euro in più. I modelli più economici, invece, sono quelli con le motorizzazioni a 6 cilindri in linea o le versioni coupé ‘base’ (magari da restaurare) con circa 100mila km all’attivo, reperibili a prezzi compresi tra i 5.000 ed i 15.000 euro.
Un omaggio elettrico alla Mustang del ’67
A dicembre del 2018, la Aviar Motors ha reso pubblico il progetto per la commercializzazione per una vettura elettrica ispirata alla Mustang coupé del 1967. Spinta da un motore elettrico con batterie da 100 kW in grado di sviluppare 840 CV di potenza, la R67 dovrebbe toccare i 250 km/h di velocità massima e raggiungere i 100 km/h da fermo in 2.2 secondi.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/ford-mustang-pkw-classico-auto-2707122/