Durante la prima sessione del vertice a New Delhi, Giorgia Meloni annuncia: “L’Italia vuole essere un ponte fra l’Europa e l’Africa”.
Atterrata ieri a New Delhi, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata accolta dalla ministra dell’Agricoltura indiana Shobha Karandlaje. Durante la prima giornata del summit, la premier affronta la questione climatica e le conseguenze che potrebbe provocare, annunciando le intenzioni dell’Italia.
L’Unione Africana al G20
Oggi, sabato 9 settembre, è iniziato il summit mondiale che riunisce i maggiori leader dei Paesi più influenti. Tra le prime novità, l’ammissione dell’Unione africana tra i membri permanenti del G20. Un ingresso che compensa il fatto che, fino ad oggi, a far parte del G20 fosse stato solo il Sud Africa.
Dando “il benvenuto all’Unione Africana”, Giorgia Meloni ha detto che “l’Italia è stata una forte sostenitrice del suo processo di adesione”.
L’Italia sul Piano Mattei
“L’Africa è un continente estremamente ricco di risorse. Ciononostante risulta un continente povero, anche perché, nel corso della storia, gli interventi delle nazioni straniere nel continente non sono sempre rispettosi dei bisogni delle realtà locali”, ha commentato la Meloni.
Poi la premier ha rilanciato il suo progetto, il Piano Mattei: “Vogliamo cambiare approccio. Il governo italiano sta lavorando per dare vita ad un ampio Piano di cooperazione e sviluppo che porta il nome di un grande italiano, Enrico Mattei, fondatore di ENI”.
“La sua ‘formula’ ebbe successo perché seppe coniugare l’esigenza di una nazione come l’Italia di rendere sostenibile la sua crescita con quelle degli Stati partner di conoscere una stagione di sviluppo e progresso”, prosegue.
Meloni: “All’Africa invieremo 3 miliardi”
Al summit del G20, Giorgia Meloni ha annunciato l’invio da parte dell’Italia al continente africano di tre miliardi di euro in cinque anni, per contrastare il surriscaldamento globale e le sue conseguenze. “L’Italia vuole essere un ponte fra l’Europa e l’Africa”, ribadisce la premier dopo aver salutato il presidente indiano Narendra Modi.
Per la Presidente del Consiglio, il legame tra clima ed energia “è sempre più importante in una fase nella quale il mondo continua ad affrontare gli effetti a cascata della crisi innescata dalla guerra di aggressione russa all’Ucraina“.
Soprattutto perché “l’uso da parte di Mosca delle forniture energetiche” è “un’arma di ricatto”. Con questa affermazione, la Meloni ha voluto tentare di spingere il G20 anche sulla guerra in Ucraina, sebbene l’India voglia concentrare l’attenzione sull’economia del Sud mondiale.
Per quanto riguarda la transizione ecologica ed energetica mondiale, Giorgia Meloni sostiene che “approcci troppo radicali” oppure “troppo asimmetrici tra gli Stati” non possono “garantire soluzioni efficaci” e rischiano di “provocare pericolosi squilibri nel rapporto tra le nazioni, e all’interno delle nazioni stesse”.