Un minuto di silenzio alle ore 11.46, quando l’11 marzo 2011 fu registrata la scossa di terremoto di magnitudo 9 da cui tutto ebbe inizio.
Giornata di commozione in Giappone, con il paese che si ferma e si raccoglie nella commemorazione dell’ottavo anniversario della strage di Fukushima, uno dei giorni più tristi e difficili della recente storia del paese.
11 marzo 2011, la strage di Fukushima: il terremoto di magnitudo 9, poi lo tsunami e l’incidente alla centrale nucleare
In quel dannato 11 marzo il paese fu colpito prima di una scossa di terremoto di magnitudo 9. Proprio l’attività sismica ha causato un violento tsunami e il gravissimo incidente alla centrale nucleare di Fukushima. con la zona circostante invasa dalle radiazioni nucleari, uno spettro e un dramma che il popolo giapponese conosce sin troppo bene a causa della follia umana che avrebbe portato l’America a risolvere la seconda guerra mondiale con due bombe atomiche che avrebbero raso al suolo parte del paese con il suo carico di morti.
Il bilancio della strage sarebbe stato di ventimila morti. Dopo la tragedia il popolo giapponese si sarebbe contraddistinto per la proverbiale forza d’animo che lo avrebbe portato a superare il dramma.
La commemorazione in occasione dell’anniversario della strage di Fukushima
In occasione dell’ottavo anniversario della strage di Fukushima, il paese si è fermato per un minuto di silenzio iniziato alle ore 11.46, l’orario in cui nel 2011 i sismografi fecero registrare la violenta scossa da cui tutto avrebbe avuto inizio.