Caso Viviana Parisi, il piccolo Gioele potrebbe essere rimasto ferito nell’incidente in autostrada. Il parabrezza della macchina era lesionato. La famiglia smentisce.
Sembrava essere arrivata la possibile svolta nel caso della morte di Viviana Parisi e Gioele Mondello. Le analisi sulla macchina della dj avevano portato alla luce un dettaglio che sembrava poter fornire la chiave per risolvere il giallo: il parabrezza dell’auto era lesionato, possibile prova del fatto che il piccolo Gioele sia rimasto ferito nell’incidente d’auto.
La famiglia della donna ha però fatto sapere che il parabrezza era lesionato da tempo, quindi non si tratterebbe di una traccia dell’incidente avvenuto poco prima della scomparsa della Dj e del bambino.
Caronia, Gioele Mondello potrebbe essere rimasto ferito nell’incidente. Il parabrezza della macchina di Viviana Parisi era lesionato
Mettendo insieme i nuovi pezzi del mosaico, gli uomini della Scientifica, analizzando l’Opel Corsa di Viviana Parisi hanno rintracciato una lesione al parabrezza anteriore della macchina. Questo poteva indicare che una delle persone a bordo della macchina possa aver sbattuto la testa.
L’autopsia sul corpo di Viviana Parisi non ha evidenziato lesioni alla testa. Questo avrebbe consentito di restringere il campo. Contro il parabrezza avrebbe potuto aver sbattuto il piccolo Gioele, rimanendo ferito, forse gravemente. Il seggiolino del piccolo non sarebbe stato assicurato al sedile e il piccolo non era assicurato con la cintura. Quindi il bimbo potrebbe essere stato sbalzato in avanti.
Il piccolo, secondo alcune ipotesi circolate sin dai primi giorni, potrebbe aver sbattuto la testa e potrebbe essere morto poco dopo l’incidente a causa delle ferite riportate. Il decesso potrebbe essere avvenuto nel bosco, durante la fuga di Viviana, che a quel punto, in preda al panico, potrebbe aver deciso di togliersi la vita lanciandosi dal traliccio.
La famiglia di Viviana e Gioele: il parabrezza era già lesionato
Se la risoluzione del giallo sembrava a un passo, a riportare tutti al punto di partenza ci ha pensato Daniele Mondello, che attraverso i suoi legali ha reso noto che il parabrezza dell’auto era già lesionato, e che quindi non si tratta di una traccia dell’incidente avvenuto nel giorno della scomparsa.
“Il vetro era già rotto prima dell’incidente avvenuto lo scorso 3 agosto nella galleria “Turdi” sull’autostrada Messina-Palermo. Si era lesionato in un precedente incidente, avuto dalla donna, nei mesi scorsi”.
Gli ulteriori esami sul corpo del bambino
Le ricostruzioni e le ipotesi investigative potrebbero essere avvalorate o smontate dagli esami sul corpo di Gioele. In particolare si attendono risultati della Tac.
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