Giorgia Meloni consolida il legame con l’Algeria: accordi su gas, cultura e sicurezza. Tutti i dettagli e le parole.
Dalla crisi energetica seguita all’invasione dell’Ucraina, l’Italia ha cercato con decisione nuove rotte per garantirsi un futuro energetico stabile. In questo contesto, l’Algeria si è rivelata un partner essenziale. Il recente vertice intergovernativo, il quinto tra i due Paesi, ha segnato un momento chiave nelle relazioni bilaterali, come sottolineato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “una nuova bella pagina della nostra storia comune”.

Gas, energia e cooperazione strategica
Come riportato da ansa.it, il cuore dell’intesa resta il gas. “L’Algeria svolge da molto tempo un ruolo fondamentale per garantire la nostra sicurezza energetica e quella dell’Europa”, ha riconosciuto Meloni. Con circa il 40% del fabbisogno italiano coperto dal gas algerino, Eni e Sonatrach hanno firmato un nuovo protocollo per intensificare la cooperazione sugli idrocarburi, le rinnovabili e la transizione energetica. “L’Italia è diventata il primo partner commerciale dell’Algeria nel mondo, e a sua volta l’Algeria è diventata il primo partner commerciale dell’Italia in Africa”, ha affermato il ministro degli Esteri algerino Ahmed Attaf.
Durante il business forum, dove erano presenti circa trecento imprese italiane, sono stati firmati accordi rilevanti: tra questi, una lettera di intenti per lo sviluppo di attività Stellantis in Algeria e un memorandum per un cavo sottomarino firmato da Telecom Italia Sparkle e Algerie Telecom. Il presidente di ICE Matteo Zoppas ha dichiarato: “Noi porteremo competenza, formazione, know-how, e naturalmente loro si impegnano ad acquistare macchinari e prodotti italiani”.
Sant’Agostino e l’identità condivisa
Tra i progetti condivisi, anche una proposta di candidatura Unesco che riguarda i luoghi della vita di Sant’Agostino, nato a Tagaste e vescovo a Ippona. L’iniziativa, ha detto Meloni, “ha anche una sua valenza simbolica” perché “oggi sul Soglio pontificio siede il primo papa agostiniano della storia della Chiesa”. Un gesto che rinsalda i legami culturali e spirituali tra i due Paesi.
Il vertice ha anche affrontato temi geopolitici delicati: “la situazione è drammatica e serve un immediato cessate il fuoco per ricominciare un processo serio verso la prospettiva dei due Stati”, ha affermato Meloni riferendosi a Gaza. E sulla Libia: “forte preoccupazione” per l’instabilità che colpisce la sicurezza del Mediterraneo. A Villa Pamphilj è stato infine firmato un piano operativo per rafforzare il coordinamento nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare.
Il vicepremier Tajani ha ribadito: “l’Italia sarà il miglior ponte possibile tra Algeri e Bruxelles”, e ha espresso l’obiettivo di rendere il Mediterraneo “sempre più un mare di commercio, di benessere, e non un cimitero di migranti”.