La Premier Giorgia Meloni tra governo, giudici e il nuovo caso nel ministero della Cultura. Le parole della Presidente del Consiglio.
Ci mette la faccia come sempre Giorgia Meloni che non si è tirata indietro nel parlare di alcune delle vicende dell’attualità italiana legate anche al suo governo. La Premier è intervenuta alla festa per gli 80 anni de Il Tempo rispondendo alle domande relative ai magistrati, al tema migranti e anche al recente nuovo caso legato al ministero della Cultura.
Giorgia Meloni: “No a complotti”
Dopo aver fatto un bilancio dei primi due anni di governo: “Sono in pace con la coscienza. Non avrei potuto lavorare di più e metterci più passione e sacrificio”, la premier Meloni ha affrontato i temi maggiormente scottanti.
In merito alla magistratura e alle decisioni recenti legate ai migranti: “Non ho mai parlato di complotti, non credo ci sia un disegno di sovvertire la volontà popolare ma da parte di alcuni un certo menefreghismo della volontà popolare”. E ancora: “Se il popolo non vota e non capisce come deve votare, allora vanno corrette le scelte del popolo”.
Ancora sui rapporti Italia-Albania sui migranti e la decisione del Tribunale di Roma, la Presidente del Consiglio ha detto che sia stata “assolutamente irragionevole perché non riguarda il tema dell’Albania ma tutti gli immigrati illegali che arrivano da alcune nazioni, sia che arrivino in Italia o Albania”.
Giuli e il ministero della Cultura
Non è mancato un passaggio sulle recenti dimissioni di Spano dal ruolo di capo gabinetto e le questioni legate al ministro Giuli: “Non ho incontrato Giuli e ho capito abbastanza poco. Apprendo dalle agenzie che ci sarebbe un presunto conflitto di interessi tra l’attuale dimissionario capo di gabinetto” del ministro Giuli “e un’altra persona” che “risale ai tempi della gestione Melandri del Maxxi. Queste nomine non sono state fatte da Giuli”, dunque “si deve chiedere conto a chi c’era allora”. In questo senso la Premier si è posta una domanda: “Perché esce adesso?”.
