Nel giorno della Festa della Liberazione, Giorgia Meloni ha parlato dall’Altare della Patria. Il discorso all’Italia con Sergio Mattarella.
Nel giorno dell’80esimo anniversario della Festa della Liberazione dell’Italia, la Premier Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono stati protagonisti all’Altare della Patria dove è stata deposta una corona di alloro al Milite Ignoto. Importanti discorsi da parte delle due figure politiche con particolare focus sulla democrazia.

25 Aprile 2025: la cerimonia e gli impegni di Mattarella
Questa mattina, in occasione del 25 Aprile 2025, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha raggiunto l’Altare della Patria per la cerimonia in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione. Presenti, tra gli altri, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, il presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Una giornata molto importante e piuttosto intensa per Mattarella che, dopo la cerimonia degli onori e l’esecuzione dell’inno d’Italia, ha deposto una corona di alloro. Successivamente, il Capo dello Stato farà tappa a Genova, dove parteciperà prima alla cerimonia al Cimitero Monumentale di Staglieno con la deposizione di alcune corone all’interno del campo dedicato ai partigiani e poi raggiungerà il Teatro Nazionale di Genova per assistere alla prima dello spettacolo di “D’Oro. Il sesto senso partigiano”.
Il discorso di Giorgia Meloni
Nel corso della cerimonia, la Premier Giorgia Meloni è stata protagonista di un importante discorso al Paese: “Oggi l’Italia celebra l’ottantesimo Anniversario della Liberazione. In questa giornata, la Nazione onora la sua ritrovata libertà e riafferma la centralità di quei valori democratici che il regime fascista aveva negato e che da settantasette anni sono incisi nella Costituzione repubblicana”.
La Presidente del Consiglio ha poi aggiunto: “La democrazia trova forza e vigore se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto e sulla libertà e non sulla sopraffazione, l’odio e la delegittimazione dell’avversario politico. Oggi rinnoviamo il nostro impegno affinché questa ricorrenza possa diventare sempre di più un momento di concordia nazionale, nel nome della libertà e della democrazia, contro ogni forma di totalitarismo, autoritarismo e violenza politica”.