Giorgia Meloni sotto attacco in tv: “Non dica cavolate”

Giorgia Meloni sotto attacco in tv: “Non dica cavolate”

Le parole di Andrea Giambruno e la “difesa” di Giorgia Meloni. La Premier è stata aspramente criticata per le sue dichiarazioni.

Le recenti parole di Giorgia Meloni in difesa del compagno giornalista Andrea Giambruno a proposito delle violenze sulle donne e gli stupri stanno facendo molto parlare. La Premier, a seguito delle sue dichiarazioni, non è stata immune da attacchi, anche in diretta tv come quello arrivato su La7 da Marco Furaro, del Partito Democratico, in occasione dalla trasmissione di Luca Telese e Marianna Aprile a In onda.

L’attacco di Furaro a Giorgia Meloni

Giorgia Meloni

La polemica con la Premier nasce dalla “difesa” della Meloni al compagno e giornalista Andrea Giambruno. In precedenza, infatti, l’uomo aveva rilasciato alcune parole controverse a proposito delle violenze sulle donne. In particolare una frase “Se vai a ballare e ti ubriachi il lupo lo trovi”.

La Presidente del Consiglio, nelle ultime ore, aveva cercato di spiegare il senso di quelle parole, suscitando, però, reazioni polemiche. Tra queste, come anticipato, quella del politico Marco Furaro che in onda su La7 ha attaccato: “Nessuno nel Partito democratico ha associato ciò che ha detto Giambruno alla Meloni, e condivido ciò che ha detto Giorgia Meloni: ciò che dice Giambruno è responsabilità sua non di Meloni. Però Meloni in conferenza stampa dice ‘mia madre diceva che bisogna stare attenti a mettersi in determinate condizioni’, quello è inaccettabile“.

Il politico ha poi proseguito spiegando la sua posizione: “È inaccettabile perché in questo Paese quando qualcuno viene picchiato o ammazzato, nessuno si azzarda a dire che quell’uomo non doveva mettersi in una situazione di pericolo, e giustamente. Avviene solo se riguarda le donne”. E ancora: “Sotto sotto non è che c’è la difesa dello stupro ma c’è ancora una cultura maschilista che rispetto alle donne in particolare colpevolizza la vittima”.

Infine la stoccata: “Giambruno o non Giambruno, la presidente del Consiglio non doveva dire quelle cavolate, io voglio un’Italia in cui non mi devo difendere dal lupo, ma si combattono i lupi”.

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