Le recenti dichiarazioni del presidente Mattarella preoccupano la premier Giorgia Meloni e il progetto del premierato: cosa succede.
Negli ultimi giorni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un avvertimento indiretto alla premier Giorgia Meloni che ha suscitato molte discussioni nel panorama politico italiano.
Il messaggio sottolineando l’importanza della democrazia partecipativa: “Per definizione, democrazia è esercizio dal basso, legato alla vita di comunità, perché democrazia è camminare insieme”
Questo intervento di Mattarella arriva in un momento critico, con la presidente del Consiglio che sta cercando di promuovere una riforma costituzionale controversa che introduce il premierato.
Le preoccupazioni della premier Giorgia Meloni
Secondo alcune fonti, come riportato da Open, Giorgia Meloni avrebbe espresso in privato timori riguardo l’ostilità del Quirinale verso il disegno di legge costituzionale sul premierato.
La premier di FdI teme che un eventuale referendum: “ha paura di finire per schiantarsi“, portando a richieste di dimissioni da parte sua.
Questo scenario è stato discusso con i suoi fedelissimi, tra cui Giovanbattista Fazzolari, Alfredo Mantovano, la sorella Arianna e il ministro Francesco Lollobrigida.
La premier sta valutando diverse strategie, tra cui la possibilità di elezioni anticipate per ottenere una nuova legittimazione popolare e successivamente promuovere una riforma presidenziale senza ostacoli.
Una delle ipotesi sul tavolo è l’introduzione di un sistema elettorale a doppio turno alla francese. Questo sistema permetterebbe ai cittadini di scegliere direttamente il governo tramite un ballottaggio finale.
Tuttavia, secondo diversi rumors, questa proposta incontra diverse resistenze all’interno del centrodestra.
Le parole del presidente Mattarella
Il recente intervento del presidente Mattarella, dunque, ha toccato un punto nevralgico della democrazia italiana: la tutela delle minoranze.
L’ex presidente della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri ha espresso preoccupazione per il fatto che la riforma del premierato potrebbe portare a una concentrazione autoritaria del potere.
Conclude, affermando che l’idea del premierato è: “Un progetto ispirato a una logica di cumulo autoritario del potere“.