Mattarella ha giurato per la seconda volta, “Una chiamata inattesa alla quale non posso sottrarmi”

Mattarella ha giurato per la seconda volta, “Una chiamata inattesa alla quale non posso sottrarmi”

E’ il 3 febbraio il giorno del giuramento del Presidente della Repubblica rieletto, Sergio Mattarella. Il racconto della cerimonia e il discorso del Capo dello Stato.

ROMA – Il 3 febbraio termina il primo mandato di Mattarella e inizia il secondo settennato del Presidente della Repubblica, rieletto dal Parlamento all’ottava votazione.

Mattarella giura (per la seconda volta) nella giornata del 3 febbraio, ossia alla scadenza del suo primo mandato.

Di seguito il video con la diretta dalla Camera.

Il (secondo) giuramento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

La cerimonia inizia alle ore 15.30, quando il Presidente Mattarella presta giuramento davanti al Parlamento in seduta comune.

Mattarella ha lasciato il palazzo del Quirinale intorno alle ore 15.10 per raggiungere Palazzo Montecitorio. Al momento della partenza del Presidente, la bandiera con lo stendardo del Quirinale viene ammainata. A Montecitorio invece inizia a suonare la campana. Il Presidente della Repubblica eletto ha raggiunto Montecitorio poco prima delle 15.20. Il Presidente della Repubblica ha incontrato il Presidente del Consiglio Mario Draghi e Amato, Presidente della Corte Costituzionale.

Al suo ingresso in Aula, Sergio Mattarella è stato accolto da un caloroso applauso da parte dei grandi elettori, che hanno tributato al Presidente uscente ed eletto una vera e propria standing ovation. Tutti in piedi per il Presidente della Repubblica.

Alle 15.30 il Presidente della Camera Roberto Fico ha ufficialmente aperto la seduta invitando il Presidente della Repubblica a prestare giuramento. Recitata la formula, Mattarella ha pronunciato il primo discorso del suo secondo mandato.

La Camera ha tributato al Presidente della Repubblica un lunghissimo applauso al termine del primo discorso alla nazione. Un discorso potente e netto, che guarda al futuro. Al termine del discorso, il Presidente della Camera Roberto Fico ha chiuso la seduta.

Dopo il giuramento in Aula, il Presidente della Repubblica si è recato all’Altare della Patria, dove ha depositato una corona di fiori rendendo omaggio al Milite Ignoto.

A bordo della Lancia Flaminia, Sergio Mattarella ha raggiunto il Quirinale.

Sergio Mattarella

Il discorso di Mattarella, dalla rielezione alle morti sul lavoro passando per il Covid

Dopo aver prestato giuramento, Sergio Mattarella ha pronunciato il suo primo discorso del secondo mandato.

Il Parlamento e i rappresentanti delle regioni hanno preso la loro decisione. Per me è una chiamata inattesa alla quale non posso sottrarmi. Torno dunque di fronte a questa assemblea dove la rappresentanza popolare si manifesta nella sua massima espressione”, sono state le prime parole di Mattarella dopo il giuramento. “Il mio pensiero è rivolto a tutti gli italiani, in particolare a quelli più in sofferenza che si attendono sostegno e risposte al loro disagio. Attese che sarebbero state seriamente compromesse in una fase di instabilità politica. Leggo questa consapevolezza nella decisione del Parlamento al termine di una settimana travagliata. Una settimana travagliata per tutti. Anche per me”, ha aggiunto il Presidente della Repubblica.

Dal Covid alle bollette, le emergenze da affrontare e risolvere

Ho parlato con il Presidente della Camera e con la Presidente del Senato delle urgenze che ci interpellano. Non possiamo permetterci ritardi. La lotta contro il virus non è conclusa e non possiamo permetterci distrazioni. I vaccini proteggono noi stessi e gli altri. Questo impegno si unisce a quello per la ripresa. L’Italia è un grande Paese […]. Questa ripresa per consolidarsi ha bisogno di progettualità, innovazione, investimenti e un salto di efficienza del sistema paese. Le famiglie e le imprese dovranno fare i conti con l’aumento dei prezzi dell’energia. L’Italia è al centro del progetto di ripresa dell’Europa. La stabilità è fatta di dinamismo e sforzo comune. I tempi duri ci hanno lasciato una lezione: dobbiamo avere strumenti nuovi per mettere al sicuro i nostri cittadini. L’impegno richiede lo sforzo di ciascuno“.

Mattarella ha poi menzionato i medici, gli infermieri e i volontari che hanno combattuto in prima linea la battaglia contro il Covid. A queste persone l’Aula ha tributato un lungo applauso.

Mattarella ha poi parlato delle sfide future, sfide per costruire un’Italia più inclusiva, un’Italia migliore per i giovani, un’Italia impegnata nella difesa dell’ambiente, consapevole delle responsabilità nei confronti delle future generazioni.

Parlando della crisi in Ucraina, Mattarella ha ribadito che “non possiamo permetterci i venti dello scontro in un continente che ha conosciuto il dramma della Prima e della Seconda Guerra Mondiale“.

Il Presidente della Repubblica ha poi parlato della necessità di procedere con una riforma della Giustizia: “Per troppo tempo è divenuto un terreno di scontro“.

La dignità dell’Italia

Mattarella ha poi ricordato Vitti, scomparsa il 2 febbraio, e ha parlato del mondo del lavoro, sottolineando le criticità che interessano soprattutto giovani e donne. “Le disuguaglianze sono il freno ad ogni prospettiva di crescita“, ha sottolineato il Presidente della Repubblica.

Dignità è azzerare le morti sul lavoro, che feriscono la società. Mi più tragedie come quella del giovane Lorenzo Parelli, entrato in fabbrica per un progetto scuola-lavoro. Dignità è opporsi al razzismo e all’antisemitismo. Aggressioni intollerabili alla coscienza di ognuno di noi. Dignità è impedire la violenza sulle donne. Dignità è non dover essere costretti a scegliere tra lavoro e maternità. Dignità è un Paese dove le carcere non siano affollate. Dignità è un Paese non distratto di fronte ai problemi quotidiani che le persone con disabilità devono affrontare. Dignità è un Paese libero dalle mafie e dal ricatto della criminalità e libero dalla complicità di chi fa finta di non vedere. Dignità è garantire ai cittadini l’accesso ad un’informazione libera e indipendente. La dignità come pietra angolare del nostro impegno“.

Il ricordo di David Sassoli

Mattarella, nella fase finale del suo discorso, ha voluto ricordare David Sassoli. “uomo mite e coraggioso, sempre aperto al dialogo“, ha dichiarato il Presidente della Repubblica.

Sergio Mattarella

Presidente della Repubblica, il giuramento di Sergio Mattarella: il programma e gli orari della cerimonia del 3 febbraio

Come abbiamo avuto modo di vedere, il cerimoniale è decisamente suggestivo. Per quanto riguarda il programma del 2022, poco dopo le 15.00 del 3 febbraio, Fabrizio Castaldi, Segretario generale della Camera dei Deputati, si reca al Quirinale per andare a prendere il Capo dello Stato e portarlo a Montecitorio, dove avviene il giuramento.

Il Presidente della Repubblica viaggia su un’auto scortata dai carabinieri e arriva alla Camera dei Deputati accolto dal rintocco delle campane. Giunto alla Camera, Mattarella è accolto dal Presidente della Camera e dalla Presidente del Senato, Fico e Casellati. Si procede con i saluti istituzionali.

È previsto per le ore 15.30 il giuramento vero e proprio. Il Presidente della Camera dichiara aperta la seduta e invita il Presidente della Repubblica a prestare giuramento. Prestato il giuramento, torna a suonare la campana di Montecitorio. Inoltre il cannone del Gianicolo spara 21 colpi a salve per salutare il nuovo presidente della Repubblica.

Dopo il giuramento il Presidente della Repubblica procede con il discorso alla nazione. Quello di Mattarella non dovrebbe essere duro come quello di Napolitano. Il Capo dello Stato dovrebbe concentrarsi sui temi più importanti di attualità e sui valori fondanti dell’Italia, come ad esempio l’europeismo.

Terminato il discorso e chiusa la seduta alla Camera, il Presidente della Repubblica lascia Montecitorio dopo aver incontrato il Presidente del Consiglio.

Terminata la cerimonia a Montecitorio, Mattarella, accompagnato dal Segretario generale della Camera e dal Presidente del Consiglio, si reca all’Altare della Patria per deporre una corona di fiori per omaggiare il Milite Ignoto.

Dopo un breve incontro con il sindaco di Roma, il Presidente sale a bordo della storica Flaminia per fare ritorno al Quirinale. Il rito prevede il passaggio di consegne tra vecchio e nuovo Presidente, ma in questo caso evidentemente salta la cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere di Gran Croce. Mattarella quindi incontrerà direttamente i suoi ospiti. Si tratta dell’ultima tappa della lunga giornata del nuovo Presidente della Repubblica.

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