Il leader del M5S, Giuseppe Conte attacca duramente Netanyahu da Triggiano: tra accuse di genocidio e richieste di sanzioni.
Non ha solo rispolverato tweet vecchi di Giorgia Meloni, l’ex premier Giuseppe Conte torna con dichiarazioni forti e dirette contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Intervenendo a Triggiano, in provincia di Bari, in occasione di un incontro elettorale per le Amministrative del 25 e 26 maggio, il leader del Movimento 5 Stelle ha sottolineato “non ho mai parlato contro Israele. Ho sempre condannato e continuo a condannare la condotta criminale” del suo governo.

La posizione del ministro Guido Crosetto
Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto è intervenuto al Festival dell’Economia di Trento, sostenendo che sia giusto – da parte di un Paese amico – dire a Israele quando sbaglia. Secondo Crosetto, la sicurezza per Israele passa anche per “mettere in sicurezza la Palestina” e “dare un futuro anche alla Palestina e uno stato a queste persone“.
L’attacco di Conte contro Netanyahu
Durante il suo intervento, come riportato da Sky News, Giuseppe Conte ha dichiarato con chiarezza: “Non falsiamo le cose“. L’ex presidente del Consiglio ha voluto marcare la distinzione tra l’identità dello Stato di Israele e la linea politica dell’attuale governo di Benjamin Netanyahu.
“Il problema non è Conte, ma credo sia Netanyahu con la sua condotta criminale” – ha affermato – “Espone gli ebrei nel mondo a questa ondata di spirale di odio. È questo il tema vero che ho posto“. Il leader del Movimento 5 Stelle ha inoltre chiesto misure dure da parte dell’Unione Europea, suggerendo l’adozione di un embargo e l’applicazione di sanzioni economiche, finanziarie e diplomatiche, fino alla “revisione dell’accordo UE-Israele“.
Infine, ha criticato duramente l’atteggiamento dell’Italia nelle sedi internazionali: “Purtroppo l’Italia non l’ha sanzionato: si è astenuta tre volte alle Nazioni unite quando si è trattato di censurare”. Per Conte, il vero nodo resta “il genocidio in atto, la condotta criminale di questo governo“.