Giuseppe De Donno è morto. Il medico del plasma iperimmune si sarebbe tolto la vita.
MANTOVA – E’ morto Giuseppe De Donno, il medico del plasma iperimmune. Come riportato dal Corriere della Sera, il corpo senza vita dell’ex primario dell’ospedale di Mantova è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio di martedì 27 luglio nella sua abitazione.
L’ipotesi più probabile sembra essere quella di un suicidio. Non sono stati trovati biglietti, ma le cause di questo gesto andrebbero ricercate nella vita privata o lavorativa del medico.
Le dimissioni da primario
Non sono state mesi semplici per De Donno. Il medico, uno dei primi ad essersi battuto per il plasma iperimmune contro il coronavirus, ha visto la sua cura abbandonata anche a fronte di ricerche e studi internazionali sull’argomento. Una decisione che sicuramente lo ha toccato tanto da decidere di presentare le dimissioni da primario per dedicarsi alla professione di medico di famiglia.
Ma nessuno a Mantova si aspettava un gesto simile. L’intera comunità è rimasta sconvolta e nelle prossime ore saranno molti i cittadini che lo omaggeranno per l’ultima volta. I messaggi di cordoglio sono stati diversi e sulla morte di De Donno ci saranno delle indagini per accertare meglio quanto successo e capire il motivo di questo che sembra essere a tutti gli effetti un suicidio.
Il direttore dell’Asst di Mantova: “Siamo allibiti”
Sconvolto anche il direttore dell’Asst di Mantova. “Sinceramente siamo allibiti – ha detto – ho avuto modo di conoscere di persona e confrontarmi più di una volta con De Donno e devo dire che era una persona davvero squisita: onesto fino in fondo, si è sempre speso per la verità e per gli altri. Durante la prima ondata del Covid aveva dato il meglio di se stesso e davvero apprezzato sia dai colleghi medici che dalle centinaia di persone che hanno avuto a che fare con lui. Aveva investito moltissimo anche nelle ricerche sul plasma, cura che ora è stata abbandonata ma che, nonostante tutto, aveva dato i suoi frutti. L’abbandono del plasma per altre cure per lui è stato sicuramente un colpo decisamente difficile da gestire“.