Alla scoperta di Gordon Singer, il possibile presidente del Milan: dal suo tifo per l’Arsenal agli elogi a Gattuso.
MILANO – Il Milan è passato ufficialmente nelle mani del Fondo Elliott. Nelle prossime settimane gli americani dovrebbero completare il nuovo organigramma rossonero con Gordon Singer, figlio di Paul, che dovrebbe diventare il nuovo numero uno di via Aldo Rossi. Ma chi è realmente uno degli uomini chiave dei proprietari della società meneghina? Andiamolo a scoprire.
Gordon Singer: la carriera del miliardario americano
Gordon Singer si è laureato al Williams College. Durante il suo percorso universitario ha studiato un trascorso un anno all’Exter College dell’Università di Oxford. Cresciuto sotto l’ombra manageriale del padre Paul, la sua carriera è iniziata nel 1998 presso l’azienda Lehman Brothers dove si occupava dell’Investment Banking Analyst.
Nel 2007 è entrato a tutti gli effetti nel Fondo Elliott, diventando in due anni un uomo fondamentale della società gestita dal padre. Nel 2009 gli è stato affidata la direzione dell’ufficio di Londra.
Il Milan al Fondo Elliott, Gordon Singer presidente?
Grande appassionato di calcio, è stato proprio lui nel 2017 a dare il via libera per il prestito a Yonghong Li, con il quale il cinese ha acquistato il Milan. Per Gordon ora si potrebbe aprire un nuovo capitolo della sua carriera manageriale che sicuramente è in continua crescita. È lui uno dei principali candidati per il posto di numero uno della società rossonera dopo il riscatto del Fondo Elliott. Se ne saprà di più nelle prossime ore, ma il figlio di Paul è diventato grande e si prepara alla sua prima importante esperienza.
Gordon Singer: la vita privata dell’americano
Della vita privata di Gordon Singer si sa ben poco. Come il padre, è un grandissimo tifoso dell’Arsenal. Vivendo a Londra è andato spesso a vedere le partite dei Gunners. Era sugli spalti nel match di ritorno di Europa League quando i britannici hanno sfidato il Milan. Al termine della partita è sceso negli spogliatoi complimentandosi con Gattuso per il gioco espresso.
Un attestato di stima per Ringhio che rende ancora più saldo il suo posto sulla panchina del Milan anche con il cambio di proprietà. Il futuro del Milan resta con mille dubbi ma una certezza c’è: Rino sulla panchina anche con Gordon presidente.