Continua la dialettica tra M5s e Lega per la formazione del governo. Quest’oggi i due leader hanno fatto fronte comune contro le critiche dell’Ue.
Tiene banco anche oggi la questione relativa al dialogo tra Movimento 5 stelle e Lega per la formazione di un nuovo governo. Quest’oggi a innalzare i toni della contesa sono state le critiche giunte dall’Europa sul patto di stabilità, il debito pubblico e la politica dei migranti.
Sia Di Maio che Salvini hanno risposto a tono. Queste le parole del leader dei Cinque stelle, riportate dal Repubblica: “Contro di noi eurocrati non eletti da nessuno. Certo establishment ha paura, teme il cambiamento. I vincoli europei vanno rivisti, perché è in Europa che si gioca la partita importante per finanziare tutte le misure economiche che ridiano diritti sociali agli italiani. Il Financial Times ci chiama barbari? Ma come si permettono, abbiamo 17 milioni di elettori“.
Governo, Di Maio e Salvini ribattono all’Ue
Il leader pentastellato ha quindi proseguito: “Nel fine settimana ci vedremo nelle piazze e illustreremo il contratto“. Salvini intanto ha commentato così le ultime notizie di un possibile raffreddamento tra i rapporti Lega-M5s: “Berlusconi vuole il voto? Decido con la mia testa. Sono ottimista sulla trattativa, ma i giorni passano e sono anche realista. L’ipotesi di una rottura sarà una scelta presa da entrambi, ci sono alcuni temi su cui siamo lontani ed è chiaro che non possiamo andare a Bruxelles con un governo che rappresenti due idee lontane. Ma sono le prossime ore quelle in cui decideremo“.
Continuano le trattative sul governo
Intanto, quest’oggi il tavolo tecnico ha proseguito il proprio lavoro con maggiore serenità rispetto alla giornata di ieri. Sui punti di maggior discussione rimane ancora la modifica dei trattati con l’Unione europea. Stessa linea invece sul taglio delle pensioni d’oro.
