Governo ancora in bilico, la base della Lega spinge per lo strappo definitivo con il MoVimento Cinque Stelle. Ma Salvini preferisce l’ipotesi rimpasto.
Resta alta la tensione al governo, con la base della Lega che continua a chiedere a Matteo Salvini lo strappo definitivo per far cadere il governo con i Cinque Stelle. Gli attacchi de pentastellati pesano e incidono sulla serenità. Le continue frecciate non fanno piacere neanche al premier Giuseppe Conte, ma il capo del Carroccio sa bene che sarebbe folle far cadere il governo solo per liberarsi dal clima di tensione. E quindi alza la posta in gioco.
Salvini opta per il rimpasto. Trenta e Toninelli nel mirino del leader della Lega
La linea di Salvini è chiara. Il governo va avanti ma servono dei sì da parte del MoVimento Cinque Stelle. Il compromesso raggiunto sulle Autonomie in fondo sembra non accontentare nessuno e comunque non risolvere la questione.
I No dei Cinque Stelle che pesano a Salvini sono quelli che arrivano dal Ministero della Difesa e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ossia quelli del ministro Trenta e del ministro Toninelli. Lo scopo della Lega sarebbe quello di arrivare alla sostituzione dei due ministri scomodi così da ridisegnare la squadra di governo assicurandosi tre ministeri importanti e strettamente collegati al lavoro svolto dal Viminale.
La posizione di Di Maio
La palla passa a questo punto tra le mani di Luigi Di Maio, che ha chiesto alla sua squadra di non cedere alle provocazioni leghiste, di evitare lo scontro frontale e di non alimentare il clima di tensione. Di Maio non vuole dare a Salvini una scusa per avanzare pretese.Ma quanto durerà questo equilibrio instabile?
La base della Lega spinge per far cadere il governo con i Cinque Stelle
La base del Carroccio ritiene inevitabile – o quasi – uno strappo con l’alleato di governo nonostante il momento non sia propriamente semplice per il partito e il suo leader, alle prese con il caso dei presunti fondi russi.
I sondaggi continuano a premiare la Lega che alle elezioni potrebbe confermarsi come primo partito e potrebbe raggiungere la maggioranza necessaria a governare appoggiandosi a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. A quel punto per i Cinque Stelle l’unica flebile speranza sarebbe rappresentata da una strana alleanza con il Partito democratico di Nicola Zingaretti.