Nel governo Meloni sono 5 i ministri tecnici ma avranno un ruolo molto politico perché la maggior parte vicino al partito della premier.
La squadra di governo scelta da Giorgia Meloni e concordata e accettata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella vede 9 ministri di Fratelli d’Italia, 5 tecnici e cinque rispettivamente a Lega e Forza Italia. Come aveva promesso la leader, il governo è essenzialmente politico perché anche i tecnici scelti hanno un rapporto molto stretto con la premier e con il partito.
Tra i tecnici c’è il nuovo ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ex capo di gabinetto di Matteo Salvini, Fu lui a scrivere insieme a Salvini i “decreti sicurezza”, poi diventato prefetto di Roma. Gennaro Sangiuliano, fino a oggi direttore del Tg2, sarà il ministro della Cultura. Sangiuliano è sempre stato però vicino a Giorgia Meloni avendo fatto parte del Fronte della Gioventù diventato poi consigliere del MSI-Destra Nazionale nel quartiere Soccavo di Napoli.
Chi sono i ministri considerati non politici
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, è rettore dell’Università Tor Vergata, docente ordinario di Medicina nucleare. Aveva fatto parte del Cts dell’Iss. Si tratta del più tecnico in senso stretto non avendo mai preso posizioni politiche pubbliche. Il nuovo ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi è presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, la banca pubblica italiana che finanzia gli impianti sportivi. Molto vicino ad Alleanza nazionale e poi Fratelli d’Italia.
Marina Elvira Calderone, neo ministra del Lavoro e delle politiche sociali. Vicina al governo Conte, e precedentemente al governo Renzi, nominata nel consiglio di amministrazione di Leonardo, l’azienda a partecipazione pubblica attiva. Carlo Nordio, nuovo ministro della Giustizia, ex magistrato molto vicino al partito di Giorgia Meloni.
Non ci sono state molte sorprese nella lista presentata da Giorgia Meloni. Tranne un paio di cambi all’ultimo come il ministro per i rapporti con il Parlamento dato a Luca Ciriani. Mentre un’altra sorpresa è la sottosegretario alla presidenza del consiglio data per scontata al fedelissimo di Meloni Fazzolari mentre è andata ad Alfredo Mantovani.