Ottenere il Green Pass non è una cosa semplice per tutto: cosa fare nel caso in cui arrivi il codice o il documento sbagliato e a chi possiamo rivolgerci per risolvere i problemi.
In vista del prossimo 6 agosto, quando il Green Pass sarà obbligatorio ad esempio per andare al Museo o al ristorante al chiuso, in palestra e in piscina, molti stanno correndo ai ripari cercando di ottenere la certificazione verde. Ma ottenere la certificazione potrebbe non essere così semplice. Non per tutti almeno. Nella maggior parte dei casi, chi fa il vaccino in pochi giorni riceve la mail del Ministero della Salute con il codice per scaricare il documento, ma ci sono anche casi di chi ha avuto un Green Pass sbagliato, di chi non lo ha ricevuto e di chi invece addirittura lo ha ricevuto ingiustamente.
Chi ha diritto alla certificazione verde
Partiamo dalle basi ricordando come si ottiene il Green Pass. Ha diritto alla certificazione verde:
Chi fa il vaccino contro il Covid: il certificato viene rilasciato pochi giorni dopo la somministrazione del vaccino.
Chi è guarito dal Covid e ha un regolare certificato di guarigione rilasciato dal medico o dall’ospedale.
Chi ha effettuato un tampone con esito negativo nel corso delle 48 ore precedenti.
Tutti i problemi del Green Pass: dal certificato sbagliato per chi ha avuto il Covid a chi si è vaccinato nei mesi scorsi e non ha ricevuto il codice
Basta fare un giro sui social per rendersi conto che in effetti ottenere il Green Pass non è così semplice per tutti. Ci sono persone che hanno ricevuto un certificato errato, semplicemente sbagliato. Altri che avrebbero diritto al Green Pass ma che ancora non lo hanno ottenuto e sono in attesa da settimane.
I problemi sono legati soprattutto alle eccezioni. Per chi fa il vaccino come da programma, con doppia dose nelle date indicate, i problemi sono inesistenti. Ci sono però soggetti guariti dal Covid nei mesi scorsi che non hanno un certificato per dimostrarlo.
Ci sono anche i guariti che quindi sono tenuti a fare una sola dose di vaccino. In questo caso molti soggetti hanno ricevuto il primo Green Pass, quello valido fino alla somministrazione della seconda dose. Che però i guariti non devono fare.
Ci sono poi i primi vaccinati, i primi ad aver fatto il vaccino: molti non hanno avuto nessun codice e nessun documento.
Infine si segnalano problemi anche per i primi soggetti che hanno fatto la vaccinazione eterologa, quindi con due vaccini diversi. In questo caso non è chiaro quanto duri il certificato, che comunque dovrebbe avere la durata della certificazione standard. Tra chi ha fatto la vaccinazione eterologa c’è anche chi ha un certificato che riconosce solo la prima dose di vaccino. Dal punto di vista tecnico è come se non avesse mai fatto la seconda dose, che invece ha fatto. Con un vaccino diverso, ma poco cambia.
Come ottenere il Green Pass senza codice
Come abbiamo visto nelle settimane precedenti, per ottenere il Green Pass servel’AUTHCODE ma è possibile scaricare la certificazione verde anche senza il codice. Per ottenere il certificato senza AUTHCODE seve lo SPID (o la Carta d’Identità elettronica). Con lo SPID è possibile scaricare il certificato dall’App Io. Senza SPID l’unica soluzione è quella di rivolgersi al medico o al farmacista, che possono recuperare la certificazione verde inserendo i dati della tessera sanitaria.
Green Pass sbagliato: chi chiamare e a chi rivolgersi
Come indicato sul sito ufficiale della certificazione verde, per recuperare il proprio AUTHCODE è possibile contattare il numero verde 1500, attivo tutti i giorni 24 ore su 24. In casi di problemi tecnici (quindi malfunzionamento delle app come l’App Io o l’App Immuni) è possibile scrivere all’indirizzo cittadini@dgc.gov.it.
Il numero verde (che non funziona)
Come se non bastasse risolvere il problema non è sempre cosa semplice. Basti chiedere alle persone che hanno provato a contattare il numero verde 1500. Nella migliore delle ipotesi risulta occupato – ma almeno sono segni di vita – nella maggior parte dei casi squilla a vuoto. In altri casi non squilla proprio.