Gli Usa cercano di mediare e convincere la Cina a non intervenire e rispondere alla richiesta di aiuto militare della Russia.
Il capo della Sicurezza Nazionale Usa Jack Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi si incontreranno oggi a Roma. Un incontro annunciato con poco preavviso arrivato quasi a sorpresa. Gli Stati Uniti hanno deciso di parlare direttamente con l’unico paese in grado di bloccare questa follia di Putin. La Russia e la Cina sono amici molto stretti, come ha tenuto a sottolineare Xi Jinping. Infatti, all’inizio del conflitto ha chiesto aiuto militare al suo alleato cinese che però sta tardando a dare una risposta. Prima che la Cina risponda a questa chiamata e si schieri ufficialmente al fianco della Russia in questo conflitto, gli Stati Uniti hanno voluto provare la via diplomatica.
Fino ad ora la Cina si è mantenuta neutrale non condannando nemmeno le azioni di Putin nei confronti dell’Ucraina nella risoluzione dell’Onu. Ma le cose erano leggermente cambiate con l’incontro del presidente cinese con il cancelliere tedesco Scholz e il francese Macron. In quella occasione Xi Jinping ha mostrato di condannare la guerra ma temere allo stesso tempo le ripercussioni economiche delle sanzioni.
Gli Stati Uniti vogliono che Cina faccia pressioni su Mosca
La leva economica è quella che più ha un peso sulla politica estera cinese. Ed è proprio su quella che intende puntare Sullivan che ha sottolineato: “Ogni mossa da parte di Pechino o di altri Paesi per offrire un’ancora di salvezza alla Russia o aiutarla a evadere le sanzioni occidentali avrà conseguenze. Faremo in modo che né la Cina, né nessun altro, possano risarcire Mosca per queste perdite”. La condanna degli Usa è chiara nei confronti di questo conflitto. “La Russia subirà gravi conseguenze per quello che sta facendo”.
L’incontro si terrà al Rome Cavalieri Waldfor Astoria dove la NATO foundation ha organizzato l’evento annuale sulla geopolitica dell’alleanza nei giorni scorsi. Nello stesso frangente continuano i negoziati tra Ucraina e Russia in maniera virtuale.
