Gullit: "Il Psg di oggi come il primo Milan di Berlusconi"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Gullit: “Il Psg di oggi come il primo Milan di Berlusconi”

L’ex rossonero: “Anche ai miei tempi si spendevano cifre folli, Berlusconi voleva vincere tutto subito“.

Gullit Milan Psg – Ruud Gullit, ex fenomeno del Milan di Sacchi, ha rilasciato una lunga e interessante intervista ai microfoni di Calciomercato.com. Queste alcune delle sue dichiarazioni: “Perisic multato perché giocava a beach volley? Ah beh, con noi alla Sampdoria stavano fresci. Io salivo in motorino tutti i giorni a Bogliasco senza casco. D’altronde come facevo a mettermelo il casco? E quando qualche compagno disse che se io arrivavo in motorino loro volevano poter salire in moto, in parcheggio spuntarono anche un paio di Harley. Mancini? Era appassionatissimo di moto d’acqua, lui e Vialli andavano sempre a fare dei giri davanti alla villa di Luca a Quinto. Volli provare anche io, fu molto divertente. Mancini mi serviva la palla sempre sulla cravatta, mai visto un giocatore che riusciva ad adattarsi così alle caratteristiche dell’attaccante che gli giocava a fianco. Un fuoriclasse assoluto“.

Gullit Milan Psg: “I 222 milioni per Neymar sono tanti, ma anche ai nostri tempi si spendeva

Il grandissimo ex calciatore olandese ha quindi parlato del suo Milan: “Sbagliai a tornare, ma d’altronde il club mi volle e il mio cartellino era loro. Non c’è una partita uguale all’altra, non c’è una squadra che riesca a replicare la stagione dell’anno prima: magari farà meglio, ma mai uguale. L’affare Neymar? Non è che ai miei tempi si spendesse di meno. Io costai intorno ai 10-12 miliardi, van Basten molto meno perché c’erano molti dubbi sulla sua resistenza fisica, non arrivò ai 2 miliardi. Ma se indicizziamo a oggi sono un sacco di soldi. Berlusconi fu molto chiaro dicendo che voleva spendere tanto per vincere tutto in poco tempo. Molti lo presero in giro e invece ha avuto ragione lui. Chi ha i soldi in mano detta le regole: chi ha i giocatori deve decidere se tenerseli, magari scontenti o demotivati, o prendersi i soldi. Di solito la seconda opzione vince. È vero, oggi i soldi sono davvero tanti, 222 milioni per Neymar sono una valanga di quattrini, ma queste sono le regole: quella era la cifra per rescindere il contratto, se qualcuno la versa si prende il giocatore. Alla fine credo siano tutti contenti: il Psg che ha Neymar, il Barcellona che incassa quanto non avrebbe mai potuto incassare e ovviamente Neymar, che vivrà nella seta per il resto dei suoi giorni“.

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ultimo aggiornamento: 12 Agosto 2017 12:07

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