Anche il presidente cinese ha partecipato alla celebrazione dei 25 anni dell’ex colonia britannica sotto il controllo cinese.
il 1° luglio Hong Kong celebra i 25 anni dal ritorno sotto il controllo cinese restituito dalla Gran Bretagna. Il Regno Unito aveva governato sul territorio per oltre un secolo come sua colonia dell’Impero. Una ricorrenza importante per la Cina che festeggia la sua vittoria contro il Regno Unito e contro l’Occidente. Questo momento così importante è stato celebrato da Xi Jinping che ha viaggiato verso Hong Kong dove ha tenuto il suo discorso.
Il 1° luglio è anche un’altra ricorrenza. Nel 2019 ci furono forti manifestazioni contro il partito comunista cinese. I manifestanti chiedevano più democrazia da parte di Pechino. La commemorazione del 1997 ricorda però la vittoria dell’indipendenza e la fine del dominio coloniale inglese. La seconda invece quella del 2019 ha reso Hong Kong da quella che era la città più liberale della Cina in un territorio sotto lo stretto controllo di Pechino.
Hong Kong dal dominio coloniale a dittatura repressiva cinese
Per Xi Jinping è il primo viaggio fuori dalla Cina continentale dall’inizio della pandemia. Per il governo autoritario di Pechino è una grande celebrazione perché rafforza la leadership del partito. A 25 anni dal ritorno sotto il suo controllo e a tre dalla linea dura imposta, Hong Kong rappresenta la fine del caos. Le proteste del 2019 furono il culmine dell’insofferenza del partito comunista tra i giovani di Hong Kong.
L’occupazione del parlamento ne fu il simbolo del movimento per la democrazia di Hong Kong, quei ragazzi furono realmente una minaccia per il regime cinese. Così il governo intervenne con la violenza per ristabilire l’ordine e tutto rientrò nel giro di pochi giorni. Quella che dopo la fine del controllo coloniale britannico era stato un modello a livello internazionale è oggi un simbolo della dura leadership del partito comunista di Xi Jinping.