Sono previsti per il 19 settembre, i funerali solenni della regina Elisabetta II, morta a 96 anni, dopo ben 70 anni di regno.
A riferirlo, fonti anonime espresse dall’Ansa, le quali confermano che la cerimonia si terrà, come da protocollo, presso l’Abbazia di Westminster di Londra. Dal momento che la regina è morta in Scozia, in piano attivato prenderà il nome di operazione Unicorno, parte della più famosa Operazione London Bridge, ossia il piano appurato a partire dagli anni Sessanta, da attivare al momento della morte della regina. Ma quali sono i prossimi passi che verranno seguiti e quali iniziative sono state lanciate in Italia per ricordare Elisabetta?
Il piano “Unicorno”
Come da programma il feretro della regina verrà esposto domani. Inizialmente nel palazzo di Holyroodhouse, a Edimburgo, la residenza ufficiale del monarca britannico in Scozia, per poi percorrere il cosiddetto royal mile (via principale della capitale scozzese) che collega il palazzo alla cattedrale di Sant’Egidio, dove sono in corso i lavori di allestimento per l’esposizione della salma.
La salma dovrebbe normalmente giungere in Inghilterra sul treno reale, ma indiscrezioni del Guardian sembrano parlare di un viaggio in aereo del feretro.
Da lì, nel quinto giorno dalla morte, il feretro sarà portato in processione verso l’Abbazia, dove rimarrà fino al funerale, il 19 settembre, ovvero il D+10. Ufficiale anche la notizia che la famiglia reale osserverà un periodo di lutto fino a sette giorni dopo il funerale, mentre si attendono ancora i dettagli del lutto nazionale. Oltre ai membri della famiglia, parteciperanno al lutto anche il “personale della famiglia reale e dai rappresentanti della casa reale in servizio ufficiale, insieme alle truppe impegnate nei compiti cerimoniali”, recita la nota.
