La nota dell’Iaaf scuote il mondo dell’atletica: Caster Semenya è un’atleta biologicamente uomo con i tratti da donna”.
Per l’Iaaf Semenya è biologicamente maschio con tratti da donna. È destinata a far discutere la nota della Federazione Mondiale di Atletica, che ha risposto alle accuse dell’atleta che aveva denunciato di essere stata usata come cavia da laboratorio.
Per l’Iaaf Semenya è un’atleta biologicamente uomo ma con tratti di genere femminile
L’Iaaf ha definito la Semenya un'”atleta biologicamente uomo ma con tratti d’identità di genere femminile“, una definizione che ha scatenato le proteste dell’opinione pubblica. La donna ha fatto sapere di provare un grandissimo dolore per la nota diramata dall’Iaaf, assolutamente priva di tatto, rispetto e sensibilità.
Il caso Semenya è nato dopo la Iaaf aveva proposto una modifica del regolamento per gli atleti iperandrogenici. Secondo la riforma, queste atlete si sarebbero dovute sottoporre a una cura ormonale.
La decisione del Tas di Losanna e il ritiro
La campionessa ha deciso di fare ricorso presso il Tribunale di Losanna che però ha confermato la tesi e la decisione della Iaaf.
La Semenya, rifiutando di sottoporsi al trattamento ormonale obbligatorio per continuare a competere, ha deciso di annunciare il suo ritiro lasciando l’attività agonistica.
Il ricorso di Caster Semenya
Persa la causa presso il Tas di Losanna, l’atleta ha però proseguito la sua battaglia legale rivolgendosi al Tribunale Federale svizzero che le ha dato ragione aprendo le porte al suo rientro sulla pista di atletica senza la necessità di trattamenti ormonali.