Quella che ci siamo appena lasciati alle spalle è stata l’estate più calda di sempre. Almeno in Europa, e almeno da quando è possibile rilevare le temperature, ovvero da poco più di un secolo.
A dirlo non è soltanto la nostra percezione, ma anche le rilevazioni effettuate dall’Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica e dallo European Datajournalism Network che, dalle rispettive sponde dell’Atlantico, lanciano un allarme di cui tutti siamo già ampiamente a conoscenza.
Le alte temperature del Nord Europa
Il Nord Europa, in particolare, ha risentito di un innalzamento di temperature a dir poco clamoroso (e inquietante): a Kiruna, cittadina svedese, la temperatura è stata di tre gradi superiore alla media del periodo estivo. Un record in negativo, ovviamente, ma la località scandinava era in ottima compagnia: diciotto tra le venti città che hanno registrato il maggiore innalzamento di temperatura fanno parte di quell’area europea. Il grande caldo in Scandinavia è stato anche sinonimo di siccità, andando a creare una situazione del tutto anomala per una zona abituata a ben altre temperature anche nei mesi estivi. Ma anche gli incendi che hanno distrutto porzioni di vegetazione sono un segnale di quanto le cose stiano cambiando a quelle latitudini.
La media europea si è assestata su oltre due gradi oltre la soglia media, a testimonianza del fatto che tutto il Vecchio Continente è stato colpito da un’ondata di calore mai registrata fino ad ora, nemmeno nelle torride estati del 2003 e del 2015. Se invece consideriamo le temperature a livello mondiale, l’aumento è pari a quasi un grado centigrado.
Il surriscaldamento globale
Il surriscaldamento globale è dunque realtà, e ce ne stiamo rendendo conto un po’ tutti. In Italia, nonostante un’estate eccezionalmente piovosa, abbiamo vissuto la quinta stagione più calda di sempre, con 1,49 gradi al di sopra della media. Si accentua in questo modo il processo di tropicalizzazione che negli ultimi anni sta subendo il nostro Paese, con tutte le nefaste conseguenze che ne derivano: fenomeni meteorologici violenti, desertificazione, siccità diffusa, soprattutto a partire dalle regioni più a sud.
Per capire meglio la situazione, ti consiglio di dare un’occhiata all’infografica realizzata appositamente da Stampaprint Srl, azienda leader nella stampa online. Un modo diverso dal solito per parlare di un argomento che, ci piaccia o meno, interessa tutti e ha conseguenze sensibili per chiunque: talvolta anche per interi popoli. E a questo punto non resta che un secondo interrogativo: anche l’autunno e l’inverno alle porte saranno più caldi rispetto alla media? Per scoprirlo non resta che attendere.