La traduttrice svela il linguaggio di Trump: “Volgare, confuso e farcito di errore sintattici. Uno specchio della nostra epoca”.
WASHINGTON – “Il linguaggio di Trump è lo specchio implacabile della nostra epoca“. A dirlo è la traduttrice francese Bérengère Viennot, autrice del saggio dedicato proprio all’ex tycoon e al suo modo di parlare. In esclusiva wired.it ha intervistato la professoressa transalpina facendo riferimento anche a quanto successo con la collega italiana durante l’incontro con il presidente Mattarella.
“Trump è in grado di dire cose stupefacenti. E’ molto diverso dai suoi predecessori, da molti punti di vista. Non viene dal mondo della politica ma da quello dei reality e ancora non si è adattato al ruolo che sta ricoprendo. Ha continuato a essere chi era sempre stato“.
La traduttrice francese: “All’inizio interpretare le sue parole era terribile”
La Viennot è ritornata alle sue prime esperienze di traduttrice di Trump: “All’inizio era terribile. Solitamente i discorsi politici sono regolati da codici precisi. Parole scelte con attenzione e punti chiave, con un messaggio che il parlante desidera trasmettere. Tradurre non è una questione che riguarda le parole, e non è nemmeno una questione di comprendere una lingua straniera. E’ soprattutto restituire un messaggio, una sensazione, un contesto a lettori la cui cultura è diversa da quella di coloro a cui era destinato il messaggio in origine“.
Il ruolo dei social
La traduttrice è ritornata anche sul ruolo dei social: “La chiave del successo di Trump è sicuramente Twitter. L’ha aiutato a costruire una figura pubblica che molti apprezzano. E anche chi non lo fa si ritrova a seguirlo, a commentare i suoi tweet. Brevi messaggi che scompaiono rapidamente sono l’ideale per un uomo che non ha dimestichezza con le frasi lunghe. Possiamo dire il suo linguaggio è uno specchio implacabile della nostra esistenza“.
fonte foto copertina https://twitter.com/realDonaldTrump
