Luigi Di Maio condannato dal Movimento 5 Stelle. Anche Beppe Grillo lo ha scaricato. Il leader politico incontrerà il garante del M5s.
Il Movimento 5 Stelle ha condannato Luigi Di Maio. Il voto sulla Piattaforma Rousseau per decidere il da farsi in Emilia Romagna e in Calabria lascia due certezze. La prima. Il Movimento 5 Stelle deve correre alle prossime elezioni regionali. Ma questo non sorprende. La votazione è sembrata innaturale, ma di cosa ci stupiamo.
Siamo l’unico paese (forse) dove un Movimento combatte per non presentarsi alle urne e dove la piazza protesta contro l’opposizione invece che contro la maggioranza di governo. Il secondo messaggio che dovrebbe essere arrivato forte e chiaro dalla parte della Farnesina è che la base del Movimento Di Maio non lo vuole. O almeno non condivide la sua posizione e la sua linea politica.
Di Maio perde la leadership nel Movimento 5 Stelle. Quando fare il VaffaDay era più facile…
Al leader politico sono riconosciuti i meriti del passato, ma da agosto, si sussurra, alla base del MoVimento, non ne ha presa una. Dalla gestione della crisi con la Lega ai continui ripensamenti sull’alleanza con il Partito democratico. Insomma, siamo di fronte a uno dei pochi leader in grado di scontentare tutti. E molto probabilmente non per merito di un atteggiamento imparziale, ma per i repentini cambi di decisione. E alla fine anche lui si è perso nei tortuosi tornanti della politica di palazzo.
Fare opposizione in piazza era ed è più semplice. Per conferma chiedere a Matteo Salvini, che continua a viaggiare a gonfie vele nei sondaggi. O alle Sardine, che hanno già preso il posto del Movimento 5 Stelle, diventato un simbolo del Palazzo. Uno di quelli che combatteva.
Il Movimento 5 Stelle condanna Di Maio alla sconfitta
E se nel calcio paga l’allenatore, viene da sé che nella politica paga il leader politico. Di Maio potrà anche riuscire a gestire la crisi fino alla fine dell’anno, ma se in Emilia Romagna dovesse incassare una sonora sconfitta difficilmente potrebbe salvarsi da un terremoto interno. Le continue sconfitte a livello locale e i sondaggi – per quanto poco possano valere – indicano un fallimento. Il Movimento 5 Stelle sta perdendo la piazza e si sta nascondendo nel Palazzo. E la scusa di esaudire i desideri degli elettori delle ultime elezioni politiche non regge più. Il MoVimento non ha carta bianca e deve cedere il passo anche alle richieste e alle pretese del Pd. E molte di queste richieste non piacciono agli elettori pentastellati.
Quindi, il Movimento 5 Stelle al governo, esattamente, chi rappresenta?
Incontro Di Maio-Grillo
A questa domanda devono dare urgentemente una risposta i vertici e i veterani del Movimento 5 Stelle. Fico chiede una riflessione approfondita su dove si stia andando, cosa si stia facendo e soprattutto perché. Casaleggio è finito nel mirino dei critici. L’unica speranza sembra essere quel Beppe Grillo da quale tutto ebbe inizio. Ma parliamo anche dello stesso che ha voluto e vuole una stretta alleanza con il Partito democratico.
Stando a quanto riferito da il Corriere della Sera, Luigi Di Maio ha telefonato proprio Beppe Grillo per chiedergli un incontro chiarificatore. Il Garante dei 5 Stelle sarebbe furente per la rovinosa caduta del MoVimento. E come dicevamo prima la colpa non può che essere attribuita al leader politico. Ma non per cattiveria, perché un responsabile serve sempre.