Dopo le due guerre mondiali il mondo torna a regredire con i nazionalismi chiusi ed esasperanti. Parla Papa Francesco.
La progressione di un mondo che ha dovuto vivere ben due guerre mondiali, sembrava aver vinto la guerra più sanguinosa: quella contro il rispetto e i diritti umani. Eppure l’umanità cade di nuovo nella trappola della meschinità che contraddistingue ogni essere. Papa Francesco parla con rammarico esprimendo parole di delusione, pregando ogni giorno che la guerra finisca al più presto.
La terza guerra mondiale ‘totale’
Sembrava un semplice scontro tra le potenze mondiali, ma la guerra più sanguinosa ha voluto averne la meglio. Militari ma anche civili, donne e bambini, sotto gli attacchi del popolo nemico. Papa Francesco negli ultimi sei mesi si mostra vicino al Paese ucraino con la sua parola, pregando affinché la guerra finisca.
Come egli stesso afferma, “la guerra mostra segni di regressione”. Aveva definito nei primi tempi questa guerra come una guerra a pezzi, non ancora giunta al culmine della sua crudeltà. Ma oggi sembra invece che i conflitti stiano sfociando al di fuori della battaglia fra due popoli: stiamo vivendo una vera guerra mondiale, una “guerra totale”.
Un mondo regresso non è solo un mondo in stato di guerra. La regressione è connotata dall’esistenza della schiavitù, come il lavoro forzato, la prostituzione e il traffico di organi. A questo proposito commenta il Papa dicendo: “Questi crimini contro l’umanità, che vanno di pari passo con la povertà, si verificano anche nei Paesi sviluppati, nelle nostre città. Il corpo umano non può essere mai, né in parte né nella sua interezza, oggetto di commercio!”.