Il governo ha pubblicato sul proprio sito ufficiale il testo integrale del PNRR inviato a Bruxelles nella giornata del 30 aprile.
È stato pubblicato sul sito del governo il testo integrale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) inviato a Bruxelles nella giornata del 30 aprile, in linea con la scadenza indicata dal governo.
Il testo integrale del PNRR pubblicato sul sito del governo
Il documento è di quasi 270 pagine e indica nel dettaglio quelle che sono le priorità del piano, le missioni, gli obiettivi da raggiungere, i fondi necessari per ogni categoria e le riforme previste per l’attuazione del piano.
Di seguito il testo integrale del PNRR pubblicato sul sito del governo.
La premessa
Il PNRR si apre con una premessa di 4 pagine firmata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. In queste quattro pagine il premier riassume la situazione economica e sociale ed evidenzia gli effetti della pandemia sul sistema italiano.
Sin dalle prime righe Mario Draghi porta alla ribalta la questione dei giovani e delle donne, categorie particolarmente colpite dalla crisi economica legata all’emergenza sanitaria.
“La pandemia di Covid-19 ha colpito l’economia italiana più di altri Paesi europei. Nel 2020, il prodotto interno lordo si è ridotto dell’8,9 per cento, a fronte di un calo nell’Unione Europea del 6,2. L’Italia è stata colpita prima e più duramente dalla crisi sanitaria. Le prime chiusure locali sono state disposte a febbraio 2020, e a marzo l’Italia è stata il primo Paese dell’UE a dover imporre un lockdown generalizzato. Ad oggi risultano registrati quasi 120.000 decessi dovuti al Covid-19, che rendono l’Italia il Paese che ha subito la maggior perdita di vite nell’UE.
La crisi si è abbattuta su un Paese già fragile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. Tra il 1999 e il 2019, il Pil in Italia è cresciuto in totale del 7,9 per cento. Nello stesso periodo in Germania, Francia e Spagna, l’aumento è stato rispettivamente del 30,2, del 32,4 e del 43,6 per cento. Tra il 2005 e il 2019, il numero di persone sotto la soglia di povertà assoluta è salito dal 3,3 per cento al 7,7 per cento della popolazione – prima di aumentare ulteriormente nel 2020 fino al 9,4 per cento.
Ad essere particolarmente colpiti sono stati donne e giovani. L’Italia è il Paese dell’UE con il più alto tasso di ragazzi tra i 15 e i 29 anni non impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione (NEET). Il tasso di partecipazione delle donne al lavoro è solo il 53,8 per cento, molto al di sotto del 67,3 per cento della media europea. Questi problemi sono ancora più accentuati nel Mezzogiorno, dove il processo di convergenza con le aree più ricche del Paese è ormai fermo”.