Decreti Sicurezza, il Partito democratico spinge per la revisione dei testi. Il leader della Lega, ‘Pronti a bloccarli con raccolta firme’.
Il Partito democratico torna alla carica sui decreti Sicuezza (o Salvini) chiedendo al governo la modifica dei documenti approvati dalla coalizione gialloverde.
Il ‘nodo’ dei decreti Salvini
Dall’inizio del Conte Bis i dem hanno fatto della modifica dei decreti sicurezza una delle bandiere della discontinuità chiesta al premier Conte e agli alleati pentastellati. I provvedimenti di Matteo Salvini sul tema della sicurezza vanno rivisti almeno assecondando le indicazioni del Presidente Mattarella, che aveva espresso alcune perplessità.
Al momento nulla si è mosso. Prima del coronavirus il tema è rimasto in soffitta – ma i decreti sono rimasti in vigore -, poi l’emergenza sanitaria ha ovviamente cambiato le priorità del governo.
Ora che è iniziata una nuova fase dell’emergenza, il Pd rispolvera il vecchio programma di governo e indica diversi fascicoli che sono rimasti bloccati. Tra questi c’è la revisione dei decreti Sicurezza.
Il Pd in pressing, vuole la modifica dei decreti Sicurezza
Stando a quanto emerso, la situazione si potrebbe sbloccare in tempi anche relativamente brevi, Stati Generali permettendo. Nel caso in cui i lavori dovessero procedere senza intoppi e senza tensioni nella maggioranza, la revisione dei decreti Salvini potrebbe finire sulle scrivanie dei ministri competenti già la prossima settimana.
La consapevolezza è che la discussione sui decreti Salvini potrebbe essere complicata. Il Pd parte da una situazione fortemente critica e sarebbe favorevole a una revisione radicale. Il Movimento 5 stelle, che quei decreti li ha approvati, vuole limitarsi ad accogliere le indicazioni di Mattarella. Al premier Conte il compito di trovare un compromesso tra le due posizioni.
Salvini, ‘Se li modificano vanno contro la sicurezza nazionale’
Non si è fatta attendere la reazione di Matteo Salvini, che è tornato a puntare il dito contro il governo: “Cancellare i decreti sicurezza? Secondo me se lo fanno vanno contro la sicurezza nazionale, un atto senza senso fatto solo per ideologia“, ha dichiarato il fu ministro degli Interni come riferito dall’Agi.
“Ammesso e non concesso che arrivino a farlo, perché questi ogni giorno litigano su qualcosa e penso proprio che non ci arriveranno, se mai riportassero indietro l’Italia sul fronte sicurezza, noi saremmo pronti a chiedere agli italiani le firme necessarie per bloccare questo tentativo di rendere meno sicuro il nostro Paese“.