Impianti sciistici aperti a Piana di Vigezzo: la protesta contro la chiusura
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Direttore: Alessandro Plateroti

A Piana di Vigezzo si scia. Protesta contro lo stop last minute del governo

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Impianti sciistici aperti a Piana di Vigezzo: la protesta contro la proroga della chiusura degli impianti da parte del governo.

Piana di Vigezzo riapre gli impianti sciistici e si oppone così allo stop comunicato dal Ministro della Salute Roberto Speranza a poche ore dalla riapertura delle piste agli amatori. Una sorta di protesta contro una decisione discussa e che ha scatenato le polemiche soprattutto per le tempistiche.

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Impianti sciistici aperti a Piana di Vigezzo

La mattina del 15 febbraio a Piana di Vigezzo si è deciso di procedere con la riapertura degli impianti sciistici nonostante il divieto comunicato dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Siamo aperti e sta continuando ad arrivare gente, intorno alle 8 avevamo già portato in quota con la funivia che collega la valle con le piste almeno un centinaio di persone“, ha comunicato all’AGI l’Amministratore delegato della Vigezzo & Friends che si occupa della gestione degli impianti.

Si gioca anche su un cavillo. Le funivie. Queste potrebbero essere considerate come un trasporto pubblico locale. In questo caso potrebbero continuare ad operare. Non è aggirabile invece il divieto di sciare per i non professionisti.

“Volevamo dare un segnale: non si può comportarsi in questo modo. Io capisco perfettamente le esigenze della tutela della salute, cosa a cui teniamo ovviamente anche noi, ma non si può cambiare idea meno di ventiquattro ore prima della riapertura”, prosegue l’amministratore delegato della società. Si tratta quindi di una sorta di protesta contro la decisione del governo di chiudere gli impianti a poche ore dalla riapertura tanto attesa.

Sciatrice neve montagna
Montagna

Stop allo sci, l’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza

“Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021, data di scadenza del DPCM 14 gennaio 2021.

Il provvedimento tiene conto dei più recenti dati epidemiologici comunicati venerdì 12 febbraio dall’Istituto Superiore di Sanità, attestanti che la variante VOC B.1.1.7, detta variante UK e caratterizzata da maggiore trasmissibilità, rappresenta una percentuale media del 17,8% sul numero totale dei contagi.

La preoccupazione per la diffusione di questa e di altre varianti del virus SARS-CoV-2 ha portato all’adozione di misure analoghe in Francia e in Germania.

Nel verbale del 12 febbraio, il Comitato Tecnico Scientifico, con specifico riferimento alla riapertura degli impianti sciistici nelle Regioni inserite nelle cosiddette “aree gialle”, afferma che “allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive vigenti, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale”.

Il Governo si impegna a compensare al più presto gli operatori del settore con adeguati ristori”.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 13:29

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