Emergenza coronavirus, le imprese chiedono al governo di fare ricorso ai fondi del Mes. Ma il problema è anche politico
Le imprese chiedono al governo italiano di usare i fondi del Mes per sostenere l’economia e rilanciare il mondo del lavoro e della produzione. La convinzione degli addetti ai lavori è che per superare la crisi innescata dal coronavirus servano tutte le risorse messe a disposizione dall’Unione europea. Di fatto l’Italia non sarebbe nelle condizioni di poter dire no ai soldi che Bruxelles ha messo sul piatto.
Coronavirus, le imprese chiedono al governo di usare i fondi del Mes
La richiesta di fare ricorso ai soldi del Mes arriva da Abi, Alleanza delle cooperative, Ance, Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri, Confindustria e Confapi, che hanno deciso di rivolgersi al governo con una nota congiunta.
“Lo stato drammatico e le prospettive molto incerte della nostra economia richiedono interventi forti e immediati per sostenere la domanda di imprese e famiglie e rilanciare gli investimenti pubblici”, recita la nota.
La richiesta è che, in attesa della fine della trattativa europea sul Next generation Ue, il piano presentato nei giorni scorsi dalla Commissione europea, il governo richieda l’attivazione del Mes.
“Non farlo sarebbe una scelta non comprensibile e comporterebbe una grave responsabilità verso il Paese, i suoi cittadini, le sue imprese”.
Il problema politico
Ma il tema è anche politico e strategico. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte vuole che l’Italia arrivi al confronto europeo ricoprendo una posizione di forza per non vanificare quanto fatto in questi mesi. E dal punto di vista strategico siamo di fronte a una scelta comprensibile e anche legittima.
Inoltre la maggioranza di governo non è compatta sul ricorso al Mes. Le aperture ai fondi in questione sono arrivate dal Partito democratico, mentre il Movimento 5 Stelle in diverse occasioni ha espresso la propria posizione fermamente contraria. A questo quadro si aggiunge anche il pressing del Centrodestra, pronto a dichiarare guerra – politica e parlamentare ovviamente – al governo.
E il nodo principale della questione è che l’attivazione del Mes passa per il Parlamento prima ancora che da Bruxelles. Senza il via libera dell’Aula il governo non procederà con la richiesta. E il rischio è quello di aprire uno scontro tra le forze di maggioranza che potrebbero arrivare alla rottura.