Covid, l’inchiesta di Report sul piano pandemico e sul rapporto di Zambon. I messaggi tra il Ministro Speranza e il professor Brusaferro.
Nella puntata dell’8 novembre Report torna ad occuparsi del piano pandemico e del rapporto Zambon nel quale emergeva che il piano pandemico dell’Italia era vecchio e non aggiornato. Si tratta del rapporto prima pubblicato e poi rimosso dai canali ufficiali dell’Oms. I motivi che hanno portato alla rimozione del rapporto sono ancora incerti. Il dato di fatto è il documento era in qualche modo scomodo e che portava alla luce, senza particolare diplomazia, anche quelli che sarebbero stati gli errori nella gestione della pandemia.
L’inchiesta di Report sul piano pandemico: avrebbe dovuto applicarlo il Ministero?
Nell’inchiesta condotta da Report si parla del piano pandemico. Le grandi ombre sono due. La prima, il piano pandemico non era aggiornato; il secondo, il piano pandemico non è stato applicato. Secondo quanto emerge dal servizio di Report, il piano pandemico doveva essere aggiornato e applicato dal Ministero della Salute.
Il ministro della Salute Roberto Speranza nel mesi scorsi ha sostenuto che il piano pandemico anti-influenzale non era sufficiente, quindi si è deciso di creare un nuovo piano dedicato al Covid-19, virus non paragonabile ad una semplice influenza. Va detto però, come ricordato nell’inchiesta condotta da Report, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 5 gennaio 2020 consigliava di applicare i piani pandemici anti-influenzali. Lo stesso messaggio viene ribadito il 4 febbraio. Il problema dell’Italia era rappresentato dal fatto che il piano pandemico non era aggiornato. Quindi i tecnici decisero di procedere con la creazione di un altro piano.
Report ha ottenuto un documento esclusivo, sinora rimasto nascosto in un cassetto del Ministero della Salute
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Il rapporto Zambon
Il secondo grande tema dell’inchiesta di Report è quello del rapporto di Zambon sulla gestione della pandemia da parte del governo italiano. Il rapporto pubblicato e poi rimosso dal sito dell’Oms.
La mattina del 14 maggio, appena uscita la pubblicazione di Zambon, Brusaferro scrive al Ministro della Salute Roberto Speranza augurandosi che il lavoro dell’Oms sia stato concordato con il Ministero. Lo stesso Brusaferro pone poi l’accento sul fatto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità non si sia confrontata con il governo italiano prima della pubblicazione.
Zambon, autore del rapporto, riferisce ai microfoni di Report che nessuno gli avrebbe chiesto di presentare il rapporto al Ministro Speranza.
“Con Kluge sarò durissimo. Danni enormi non mi pare ne faccia, forse solo sui decessi“, scrive Speranza a Brusaferro nella mattinata del 14 maggio.
L’inchiesta di Report non chiarisce se il rapporto sia stato rimosso dall’Oms su pressioni del Ministero ma conferma che la pubblicazione ha creato una certa agitazione tra le autorità sanitarie italian.
Il ministero della Salute ha sempre sostenuto di non aver ricevuto il rapporto Zambon, né di aver fatto pressioni per la sua rimozione. #Report però ha visionato i messaggi di Speranza non appena ha avuto in mano il dossier, il 14 maggio 2020. Questa sera alle 21.15 su @RaiTre pic.twitter.com/ISA47Gj1OQ
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