La premier ha avuto un faccia a faccia con il suo vice Matteo Salvini sui poteri del ministro degli Interni Piantedosi.
Giorgia Meloni mette a tacere le voci sui dissidi con il Viminale, pubblicamente, blindando il ministro e apprezzando il suo intervento in Aula di ieri. In privato però ha un faccia a faccia con Matteo Salvini per riprendere il controllo della situazione migranti su cui, come aveva espresso la premier, c’erano state troppe leggerezze e troppa esposizione mediatica.
La premier ha accentrato a Palazzo Chigi il dossier migranti tenendo filo diretto con Bruxelles da cui arrivano risposte positive. Vuole evitare incidenti di percorso, Meloni e non ammette più passi falsi soprattutto dal suo governo perché è necessario non sbagliare agli occhi sia dell’opinione pubblica che dell’Europa. L’incontro di ieri con Salvini è servito per mettere a punto le prime mosse della strategia sui migranti che partirà con il Cdm di domani a Cutro.
La premier compatta il governo per evitare passi falsi
Il governo deve mostrarsi unito, è questa la bussola di Meloni unita nella tragedia e su cui si lavora insieme e in sintonia con l’Europa. Per questo respinge le accuse di responsabilità e blinda il titolare del Viminale, “assolvendolo” dalle colpe. Il dossier migranti però è stato “ripulito” dalla premier dai decreti Salvini del 2018. Ora le priorità sono maggiori pene per gli scafisti, rafforzamento dei corridoi umanitari e potenziamento flussi regolari. Ma non emerge altro sui contenuti.
Dell’incontro a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e il ministro del MIT Salvini si parla solo di un Incontro “cordiale e concreto”. È stata confermata piena sintonia, anche in vista di nuovi provvedimenti che saranno all’attenzione del prossimo Consiglio dei Ministri di giovedì. Dalle fonti della maggioranza sottolineano la “compattezza della coalizione”.