Oggi Putin incontrerà il presidente turco in Kazakistan che tenterà una mediazione per la pace in Ucraina.
Ad Astana il presidente russo parteciperà alla Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia (CICA) insieme a una serie di leader asiatici. Putin avrà bilaterali anche con Erdogan. Il presidente turco, che dall’inizio del conflitto si è proposto come mediatore tra Ucraina e Russia, proporrà piani di pace per la guerra allo zar.
“Ora molti dicono che i turchi sono pronti a proporre altre iniziative nel contesto della risoluzione del conflitto ucraino”, hanno detto dal Cremlino. “La stampa riporta che la parte turca sta presentando considerazioni specifiche a questo proposito, non escludo che Erdogan tocchi attivamente questo argomento durante il contatto di Astana. Ci aspetta quindi una discussione molto interessante e, spero, utile”.
L’incontro tra i due dittatori. Erdogan: “Fermare lo spargimento di sangue”
Dichiarazioni che fanno presagire a uno spiraglio di speranza. La pace sembra però essere molto lontana, e non di certo uscirà da questo bilaterale tra Putin ed Erdogan, come ha dichiarato l’analista tedesco Daniel Gros a Repubblica. “Ma l’importante è che con qualcuno Putin parli: quella piccola fiammella di dialogo ora è accesa in quest’incontro. Due dittatori cercano ognuno di ricavarne qualcosa, mentre tutti speriamo che il signore di Mosca rinsavisca”.
Per l’economista e analista politico Gros, Putin e Erdogan sono due facce della stessa medaglia, ma si spera che almeno questa mediazione, che per il presidente turco ha altri fini utilitaristici personali, possa portare a qualcosa.
Il presidente turco Erdogan ha dichiarato che “L’obiettivo della Turchia è fermare lo spargimento di sangue nella guerra Russia-Ucraina il prima possibile nonostante gli ostacoli“. Poi ha sottolineato “Gli sforzi della Turchia con Russia e Ucraina, per frenare gli effetti negativi della guerra sono stati elogiati da tutti“, ha affermato con i giornalisti rivelando il suo progetto di mostrarsi forte agli occhi degli occidentali e non solo.