Nuovo incontro tra Governo e Regioni sui vaccini e decreto aprile. I presidenti chiedono la reintroduzione della fascia gialla.
ROMA – Si è concluso l’incontro tra Governo e Regioni sui vaccini e decreto aprile. Al vertice ha preso parte anche il premier Draghi. Come riportato dall’Adnkronos, il presidente del Consiglio ha chiesto ai governatori di remare tutti nella stessa direzione per uscire dalla pandemia. E sull’immunità di gregge avrebbe confermato i piani del governo che prevedono di raggiungerla entro luglio. Il primo ministro, inoltre, avrebbe sottolineato la necessità di programmare già da ora le riaperture per quando sarà possibile.
Le richieste delle regioni
Durante l’incontro si è parlato anche del decreto aprile. Le regioni avrebbero chiesto la reintroduzione della zona gialla e soprattutto l’eliminazione della soglia dei 250 casi su 100mila abitanti “perché penalizza le zone che fanno più tamponi“.
Il presidente Zaia, inoltre, avrebbe chiesto chiarezza sulla fornitura dei vaccini e la verifica della disponibilità sulle dosi del mercato.
“Riaperture ragionevoli”: la richiesta dei governatori della Lega
“Riaperture ragionevoli“. E’ questo quanto richiesto dai governatori della Lega in questo incontro.
“I leghisti – hanno fatto sapere fonti di via Bellerio – hanno chiesto di rivalutare i criteri per individuare l’andamento del contagio. Non solo. Dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia, la Lega auspica indicazioni scientifiche sul rischio che comporterebbero alcune riaperture come quelle di teatri o ristoranti per immaginare scelte consapevoli dalla politica. I governatori hanno chiesto di incrementare il personale sanitario per fare i vaccini, considerate le promesse non mantenute dal precedente governo“.
Consiglio dei ministri mercoledì 31?
Il nuovo decreto dovrebbe essere approvato nel Consiglio dei ministri di mercoledì 31 marzo. Non si esclude nelle prossime ore una cabina di regia e un nuovo Comitato tecnico-scientifico per valutare il possibile inserimento della zona gialla nel provvedimento. I rigoristi spingono per mantenere cqueste misure, ma la pressione del Centrodestra e dei governatori inizia a crescere.