Indagati i vertici della Strada dei Parchi per mancata manutenzione. Sequestrati beni per quasi 27 milioni di euro.
TERAMO – Indagati i vertici della Strada dei Parchi per il degrado dei viadotti e la mancata manutenzione. Il blitz della Guardia di Finanza è avvenuto nella giornata di lunedì 23 novembre 2020. Le Fiamme Gialle, come riportato da La Repubblica, hanno sequestrato beni per quasi 27 milioni di euro.
I sigilli sono stati messi ai beni mobili e immobili e alle disponibilità finanziarie di Lelio Scopa (presidente del CdA di Strada dei Parchi), Cesare Ramadori (amministratore delegato), Mauro Fabris (vicepresidente del CdA), Igino Lai (direttore generale) e i procuratori e direttori operativi Carlo Marco Rocchi e Gabriele Nati.
La nota della Guardia di Finanza
Le operazioni sono state accompagnate da un comunicato della Guardia di Finanza: “Gli indagati facevano mancare opere necessarie ad un pubblico servizio non assicurando la funzionalità e l’esercizio in sicurezza dell’infrastruttura A24 nella tratta teramana da Isola del Gran Sasso Colledara“.
“E’ evidente – continua la nota – il degrado delle pile dei viadotti A24 ed, in particolar modo, dei viadotti ricadenti nel territorio teramano, ragion per cui viene attivata una meticolosa opera di verifiche, e già i primi accertamenti confermavano che le pile del viadotto si trovavano anche a cedimento strutturale dei copriferri, non essendo stato predisposto in merito alcun intervento di manutenzione“.
Indagini in corso
Le indagini proseguiranno nelle prossime settimane per accertare meglio quanto successo. Possibile l’interrogatorio per tutte le persone iscritte sul registro per chiarire la loro posizione.
L’inchiesta continuerà e nel giro di poco tempo ci potrebbero importanti novità. Diversi i punti da chiarire e le dichiarazioni delle persone indagate potrebbero essere importanti per capire il motivo di queste mancanze. Nel blitz sono stati sequestrati beni per quasi 27 milioni di euro alle sei persone iscritte sul registro degli indigati.