È indagato il carabiniere che ha bendato il ragazzo americano coinvolto nell’omicidio di Mario Cerciello Rega. In due rischiano il processo.
Il caso del carabiniere ucciso a Roma continua a tenere banco anche per il caso della foto del ragazzo americano ammanettato e bendato nella stazione dei carabinieri. Il responsabile, come emerso nelle ultime ore, è indagato per il reato di abuso di ufficio.
Indagato il carabiniere che ha bendato il ragazzo americano
Il carabiniere che ha bendato il ragazzo americane Gabriel Christian Natale Hjort è indagato per abuso di autorità. Sul caso, come confermato in occasione della conferenza stampa, indaga la Procura, arrivata alla fine del lavoro investigativo.
Individuato il responsabile
Il responsabile, stando a quanto emerso, è stato ritratto nella foto. Si tratta del carabiniere con la maglietta nera, ai margini della fotografia. Nel mirino della Procura anche gli altri militari presenti al momento dell’abuso che hanno passato sotto silenzio l’accaduto.
Non convince la prima motivazione fornita dai carabinieri della caserma, secondo cui il soggetto sarebbe stato bendato per evitare che vedesse documenti riservati.
Due carabinieri rischiano il processo
Sono due i carabinieri che rischiano il processo per la foto in questione. Uno dei militari ha bendato il ragazzo americano, il secondo ha scattato e condiviso lo scatto in almeno due chat.
I motivi alla base dell’indagine della Procura
Sono due i motivi per cui si vuole fare chiarezza sulla vicenda. Il primo risponde al rispetto delle leggi. Il premier Giuseppe Conte era stato tra i primi a dire che il trattamento riservato al ragazzo americano costituisce un reato. Il secondo motivo è quello di non commettere errori per non concedere vantaggi alla difesa degli americani, che potrebbero cercare un appiglio per il rimpatrio.
La foto ha fatto in poche ore il giro della rete venendo rilanciata dai media europei e americani, che hanno puntato il dito contro la giustizia italiana.
Le critiche più aspre erano arrivate inevitabilmente dagli States, dove molti quotidiani avevano riportato alla ribalta il caso di Amanda Knox, accusata per l’omicidio della Kercher e poi rilasciata in quanto ritenuta innocente. Dopo anni di indagine e detenzione.