L’indagine della Cna sulla spesa per i regali di Natale: registrato un crollo rispetto al 2019. Una spesa di 9 miliardi.
ROMA – L’indagine della Cna sulla spesa per i regali di Natale. I dati, riportati dall’Agi, hanno confermato un crollo rispetto al 2019 del 10%. Una cifra di 9 miliardi (in media 345 euro a famiglia). Un dato negativo che rischia di compromettere ancora di più i consumi di questo anno caratterizzato dalla pandemia.
Indagine Cna: 345 euro a famiglia
Secondo quanto analizzato dalla Cna, la cifra media famiglia dedicata alle spese natalizie per i regali è di 345 euro. Ma quasi due famiglie su dieci, interpellate dalla ricerca, hanno confermato di non poter o volere fare i regali.
Dati non positivi che non riescono a far ripartire i consumi. Un risparmio che potrebbe essere strettamente legato alla scarsa fiducia dei cittadini verso la ripresa dell’economia. Il calo è stato registrato anche nelle famiglie meno colpite dalle conseguenze socio-economiche dell’emergenza coronavirus.
Cna: “Il regalo artigiano sembra fare breccia tra gli italiani
Per i regali le famiglie hanno deciso di puntare sull’artigiano made in Italy. “Dai prodotti agroalimentari ai capi di abbigliamento, dai manufatti artistici e tradizionali agli accessori di moda fino a eccellenze quali le biciclette e gli strumenti musicali fatti a mano – si legge nella nota di Cna – il regalo artigiano sembra fare breccia tra gli italiani, nel solco dello slogan compra artigiano, compra italiano lanciato dalla nostra Confederazione“.
I dati saranno valutati nelle prossime settimane. La ricerca della Cna conferma un nuovo calo dei consumi nel mese di dicembre. Una ripartenza che si spera possa arrivare nel 2021, ma le restrizioni per il coronavirus e il rischio di misure rigide anche nel primo trimestre del prossimo anno potrebbero far slittare il tutto alla fine del prossimo anno o agli inizi del 2022. Una crisi economica che potrebbe mettere in ginocchio il nostro Paese.