La Procura di Perugia ha riscontrato irregolarità nell’esame di italiano sostenuto da Luis Suarez. Aperta un’indagine, il calciatore non risulta tra gli indagati.
La Procura di Perugia ha riscontrato irregolarità nell’esame di italiano sostenuto da Suarez per il conseguimento del passaporto. Secondo gli inquirenti, la prova di italiano sarebbe stata una truffa, con gli argomenti d’esame preventivamente concordati con il candidato. Candidato che avrebbe avuto una preparazione quantomeno lacunosa.
Irregolarità nell’esame di italiano di Suarez
Gli uomini della Guardia di Finanza hanno riscontrato irregolarità relativa agli argomenti affrontati durante la prova. Argomenti preventivamente concordati con il calciatore, almeno secondo le ipotesi investigative.
E non è tutto. Anche l’esito della prova sarebbe stato comunicato in anticipo all’attaccante del Barcellona. Questo nonostante Suarez non avesse la preparazione necessaria per superare il test. O almeno, non era scontato il fatto che potesse superarlo.
Come riferito da la Repubblica, i sospetti troverebbero conferme nelle intercettazioni, dove emerge che il calciatore non aveva conoscenza della lingua italiana ma che “doveva passare” l’esame. Secondo la donna che ha seguito la preparazione del calciatore, Suarez “non spiccica” una parola di italiano. Il candidato non sarebbe stato in grado di coniugare i verbi e parlava all’infinito. In altre parole non aveva le competenze necessarie per passare la prova.
L’indagine degli inquirenti
Tra gli indagati risultano il Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia e il Direttore Generale dell’Università. Non risulta nel registro degli indagati Suarez.
Il comunicato della Procura di Perugia
“Durante le indagini delegate fin dal febbraio 2020 al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Perugia, per i fatti diversi e maturati nel contesto dell’Università per Stranieri, sono emerse irregolarità nella prova di certificazione della lingua italiana, svolta il 17 settembre scorso, dal calciatore uruguaiano Luis Alberto Suarez Diaz, necessaria all’ottenimento della cittadinanza italiana“, recita la nota della Procura di Perugia sul caso come riportata da la Stampa.
“Dalle attività investigative è risultato che gli argomenti in oggetto della prova d’esame sono stati preventivamente concordati con il candidato, e che il relativo punteggio è stato attribuito prima ancora dello svolgimento della stessa, nonostante sia stata riscontrata, nel corso delle lezioni a distanza svolte dai docenti dell’Ateneo, una conoscenza elementare della lingua italiana“.
I contenuti dell’esame comunicati preventivamente al calciatore, sospesi i vertici dell’Università per stranieri di Perugia
Nella giornata del 4 dicembre 2020 una nota della Procura di Perugia ha illustrato gli ultimi sviluppi della vicenda.
Gli accertamenti della GdF hanno evidenziato come al calciatore fossero state comunicate preventivamente le domande della prova. Inoltre si registra un attivismo dei manager della Juventus. Questi sarebbero mossi per accelerare i tempi per il conseguimento della cittadinanza italiana.
I vertici dell’Università per Stranieri di Perugia sono stati sospesi dal pubblico ufficio.
Indagati Paratici e i vertici della Juventus
Sempre nella giornata del 4 dicembre è emersa la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di Fabio Paratici e dei legali della Juventus, che si sarebbero mossi per accelerare il riconoscimento della cittadinanza a Suarez. Lo stesso Paratici, stando a quanto emerso, avrebbe chiesto aiuto alla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.
Rocca patteggia una condanna a un anno di reclusione
Lorenzo Rocca, esaminatore durante la prova sostenuta da Luis Suarez, ha patteggiato una condanna a un anno di reclusione (pena sospesa). La condanna è comminata per rivelazione di segreti di ufficio e falso.
Il pm chiede il rinvio a giudizio per 4 persone
Al termine delle indagini la Procura ha richiesto il rinvio a giudizio per 4 persone.