Ragazzo si sente male sul tram a Milano, infermiere in vacanza gli pratica il massaggio cardiaco e lo salva. “Non occorre essere un medico per salvare una vita”.
L’eroe di giornata è un ragazzo di trentuno anni, infermiere filippino in vacanza a Milano, che salva la vita ad un ragazzo che ha accusato un malore sul tram
Il 31enne, che si trovava con un suo amico, ha visto un ragazzo accasciarsi sul tram ed è intervenuto immediatamente praticandogli il massaggio cardiaco. Il tempestivo intervento dell’infermiere-turista si è rivelato provvidenziale per salvare la vita al giovane.
Miracolo a Milano, infermiere in vacanza a Milano salva un giovane sul tram
Tutto è successo in pochi minuti sul tram 9 di Milano. Paul Azarcon è un infermiere che studia e lavora ad Amburgo che si trovava a Milano in vacanza. È in compagnia di un amico quando uno dei passeggeri accusa un malore e si accascia a terra. Un infarto. L’infermiere realizza il tutto in pochi secondi e presta soccorso al giovane, al quale pratica il massaggio cardiaco. Le operazioni sono durate quasi cinque minuti, poi il giovane ha ripreso conoscenza ed è stato affidato alle cure del 118.
La storia è stata raccontata dall’amico dell’infermiere, che durante le operazioni di soccorso ha scattato una foto con il suo smartphone. Poi ha condiviso la foto su un noto gruppo social e ha raccontato l’impresa del suo amico.
“Non occorre essere un medico per salvare una vita, tutti dovrebbero imparare a fare la rianimazione cardiopolmonare”
“Io ho fatto solo il mio dovere, quello che faccio ogni giorno in ospedale, ormai da molti anni“, ha dichiarato il 31enne. “Quel ragazzo poteva essere un fratello, oppure il marito o un amico di qualcun altro, che avrebbe sofferto per lui. Mentre gli praticavo il massaggio cardiaco, ovviamente, non pensavo ad altro, ma poi mi sono accorto che vicino a noi c’erano dei giovani passeggeri“, ha aggiunto il 31enne.
L’infermiere ha poi parlato l’importanza di conoscere le manovre di primo soccorso, come ad esempio la rianimazione cardiopolmonare, una procedura che può fare la differenza tra la vita e la morte.
“Spero che quello che hanno visto possa ispirarli, perché imparino ad aiutare gli altri e ad essere gentili verso il prossimo. Non occorre essere un medico per salvare una vita, basta saper fare la rianimazione cardiopolmonare, tutti dovrebbero imparare a farla“, ha dichiarato il giovane eroe come riportato da il Corriere della Sera.