Scuola, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in Senato: “Siamo consapevoli che il rischio zero non esista”.
Nel corso del’informativa al Senato, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha fatto il punto sulla ripresa della scuola, che inizia la sua fase di convivenza con il coronavirus.
Di seguito il video della seduta al Senato
Scuola, Lucia Azzolina in Senato: “Siamo consapevoli che il rischio zero non esista”
“Siamo consapevoli del fatto che il rischio zero non esista, anche a scuola. Proprio per questo sarà fondamentale il senso di responsabilità di ciascuno e il rispetto delle Linee guida e dei Protocolli emanati insieme alle competenti autorità sanitarie. Sono stati mesi, quelli appena trascorsi, di intenso lavoro. In campo non c’è stato solo il Governo. Il Parlamento ha svolto un ruolo determinante“.
“In queste settimane tutto il mondo della scuola e delle Istituzioni coinvolte si è mobilitato per raggiungere l’obiettivo della riapertura, attraverso le sue diverse diramazioni. Il Ministero dell’Istruzione, l’Amministrazione ministeriale, centrale e periferica, i dirigenti delle nostre scuole, gli Enti locali, le organizzazioni sindacali, le Associazioni di studentesse e studenti e genitori. C’è stato il massimo sforzo da parte di tutti per il conseguimento di un risultato che riguarda il Paese intero. Il confronto è stato sempre serio, franco. Le opinioni sono state anche divergenti. Ma questo è il sale della democrazia”.
“Ho letto diverse corbellerie sui banchi”
La ministra Azzolina ha voluto rispondere alle accuse mosse dal Centrodestra e in particolare dal leader della Lega Matteo Salvini.
“Ho letto diverse corbellerie in queste settimane. Un dibattito quasi surreale sui banchi. Cifre date a caso, anche rispetto ai costi. Ho letto che il Governo sta sprecando denaro sulla scuola. Credo che ogni singolo euro speso per la scuola non sia perduto ma costituisca, invece, un investimento. Un investimento per il futuro dell’Italia”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in Senato. Gli istituti hanno chiesto 2,4 milioni di banchi. Oltre 750 mila sono per la scuola primaria, dunque, banchi di tipo tradizionale, “più adatti per i piccoli. Mentre 1,7 milioni sono stati i banchi richiesti per le secondarie di cui oltre uno su quattro di tipo innovativo“.